1. MIA SORELLA (sverginata dal mio amico)


    Data: 15/11/2020, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Autore: LorenzoLotto, Fonte: RaccontiMilu

    ... tensione che si manifestava partendo ogni volta da punti diversi e approdando sempre a qualcosa che aveva attinenza col sesso.
    
    L’eccitazione e la confusione che ne derivava, mi ha lasciato nella memoria pochi ricordi. Pochi ma chiari. Come ad esempio il fatto che io ad un certo punto dissi: ‘Bh&egrave… se volete approfondire il discorso mi faccio da parte; non dovete preoccuparvi di me”.
    
    Il discorso era approdato, ancora una volta, al tema sesso.
    
    A quella mia dichiarazione di intenti, seguì un momento di imbarazzo notevole. Sia Nando che mia sorella farfugliarono qualcosa ma senza approdare a nulla. Io concludo, allora, che per rompere il ghiaccio devo essere io a prendere l’iniziativa.
    
    Ingenuamente penso che se mi allontano per un pò, magari, loro si sciolgono e cominciano a pomiciare.
    
    Così, mentre sto andando in bagno annuncio che ne avrò per un po’.
    
    Esco dalla camera e mi apposto nella penombra del corridoio; dalla porta aperta posso mantenere la visuale del letto senza essere visto.
    
    Aspetto, un pò… Sbircio… Osservo… Spero… Guardo meglio… Acuisco i sensi, attento come un felino, aspettando che qualcosa accada.
    
    Loro sono immobili, distesi. Guardano il soffitto.
    
    Sbircio e constato che sono troppo distanti tra loro, perché possa esserci un contatto.
    
    Non dispero. Confido nel fatto che Nando possa essere arrapato e approfittare del bocconcino che gli ho offerto su un piatto d’oro.
    
    Un bocconcino che, io lo sapevo, non vedeva l’ora che ...
    ... lui facesse il primo passo.
    
    Decido di aspettare ancora… Passano molti minuti… troppi!
    
    Spero di intercettare con i miei sensi, qualche segnale che mi indichi l’inizio delle danze ma’ Ma… Ma, macch&egrave!
    
    Sono sempre immobili e silenziosi.
    
    Troppo statici.
    
    Basta! Decido di agire.
    
    Spero valga la pena osare. Se non per rendere reale la possibilità che accada qualcosa, almeno per chiarire definitivamente che non c’era speranza; “In fin dei conti – pensavo – se &egrave tutto un equivoco, una visione malata e perversa della mia percezione, sarebbe meglio addormentarsi senza perdere altro tempo”.
    
    Mi riaffaccio alla loro vista, lasciando intendere di essere stato in bagno
    
    “Bh&egrave!? – dico – tutto bene?”.
    
    Mi siedo a gambe incrociate sul letto, accanto a mia sorella: “Sembrate due mummie!”
    
    Ridono…
    
    Non ho bisogno di altro; ho capito come agire.
    
    Mi rivolgo a mia sorella, con tono suadente e ammiccante, per chiederle se ride così perché si sente &egrave in imbarazzo.
    
    Se avesse detto di no, avrei provato un’altra strategia. Invece lei annuisce col capo.
    
    “Ci siamo!” grido dentro di me.
    
    Il suo annuire guardando in basso aveva per me il significato di una certezza. Ora sapevo che qualcosa sarebbe accaduto. O meglio, avrei fatto accadere.
    
    Senza dire nulla presi il polso di Nando accompagnandolo verso il pube di mia sorella. E subito dopo accompagnai la mano di mia sorella appoggiandola sul cazzo di Nando.
    
    Da lì, fui spettatore. Solo ...