1. La luce dei miei occhi


    Data: 13/11/2020, Categorie: Incesti Autore: mimma_goose, Fonte: RaccontiMilu

    ... boxer sporchi e li metto a sgocciolare sul miscelatore della doccia. I pantaloni li accartoccio nel borsone ed esco. Marina &egrave seduta su uno dei divanetti con il libro in mano. Svuoto il mio borsone e poi, assieme al suo, lo butto sopra l’armadio. Lancio qualche occhiata a Marina, di tanto in tanto e vedo che si sfrega le braccia. ‘ Hai freddo? ‘ le chiedo. ‘ Un po’. Non &egrave che puoi accendere il caminetto? Bisogna pagarlo a parte? ‘ Non ne ho idea, ma se hai freddo non me ne può importare di meno se &egrave da pagare. Non possiamo certo restare al freddo in camera. Mi avvicino e lo accendo senza problemi. Poi metto i pantaloni sulla spalliera del divanetto libero. Marina mi guarda e guarda i pantaloni. ‘ Li ho bagnati mentre ero in bagno. Quel posto &egrave una scatola di fiammiferi ‘ mi giustifico. Ma non ho pensato a cosa dire per i boxer appesi alla doccia. Ci penserò se si accorgerà della cosa. ‘ Allora’ mentre dormivi sono sceso e’ ho confermato la camera fino a martedì. Sul suo viso sboccia quel suo magnifico sorriso, che illumina la stanza e me. Sapevo che ne sarebbe stata felice. ‘ E so anche dove andare a comprare quello che ti serve. Vieni con me? ‘ No, resto qui. Ne approfitto per studiare un po’. ‘ Beh, allora io vado. Ti serve qualcos’altro? Marina fa cenno di no con la testa. Un rapido ripensamento a quello che ho lasciato in bella vista in bagno, ma pazienza. Non posso certo mettere i miei boxer ad asciugare davanti al caminetto acceso! Mi metto la ...
    ... giacca a vento e scendo. Vado a piedi, gironzolando per quelle antiche stradine lastricate con cubetti di porfido. Trovo subito il minimarket, ma non vendono gli asciugacapelli. L’esercente mi da indicazioni per un ferramenta, dove sicuramente vendono anche piccoli elettrodomestici. Chiedo altre indicazioni, perché il posto &egrave un vero labirinto, ma alla fine trovo quello che mi serve. Ne compro uno da poco prezzo, non uno di quelli sofisticati che ti garantiscono che gli ioni ti permettono di avere chissà cosa. Tornando curioso tra le vetrine. Sono davanti ad un negozietto, invisibile dalla strada principale. Sugli espositori c’&egrave uno splendido gioiello, cesellato a mano (secondo il cartellino), in oro bianco. &egrave a forma di cuore, non troppo grande, fatto a filigrana. &egrave davvero bellissimo e mi fa pensare a Marina. Oddio! Di nuovo. No! Marina la devi lasciare in pace! Ma quel bellissimo cuore starebbe proprio bene appeso al suo collo. Entro e chiedo di vederlo da vicino. &egrave magnifico, leggero, e d’impulso lo acquisto con anche una sottile collanina abbinata. Il gioielliere mi chiede se deve fare un pacchetto, ma preferisco di no. Lo faccio mettere in un sacchettino di raso blu. Allungo la carta di credito e con un sospiro firmo la ricevuta. Ormai non posso più tornare indietro. ‘ La sua amata lo gradirà di certo, signore ‘ mi dice l’anziano gioielliere, restituendomi la carta assieme alla copia della ricevuta. Già, la mia amata’ Ma &egrave davvero così? ...
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