1. La luce dei miei occhi


    Data: 13/11/2020, Categorie: Incesti Autore: mimma_goose, Fonte: RaccontiMilu

    ... così stretto, così umido, da farmi delirare. Avverto che sto per godere anche io. Inizio a spingere più velocemente il cazzo dentro e fuori da lei. I muscoli dell’addome di Marina mi stringono così forte che temo di farle male. Lei si contorce sotto di me, ma sta godendo. Miagola, ansima, si inarca, e ripete ti amo in continuazione. Lo dice a parole, ma soprattutto lo dice col suo corpo e i suoi baci. Questa &egrave la nostra prima volta, ma non sarà sicuramente l’ultima. Ormai ho capito che ci apparteniamo a vicenda e che non potrò mai più fare a meno di lei. D’improvviso Marina mi stringe i fianchi con le sue gambe. Anche io, però, ho raggiunto il mio limite, non posso reggere oltre. Con un’ultima forte spinta mi blocco nel profondo di lei e le iniettò un primo getto di sperma. Subito dopo altri spruzzi del mio sperma si infrangono sulle pareti vaginali scosse da ritmiche contrazioni. Continuo a spruzzare sperma per un tempo che mi pare infinito, mentre il corpo di Marina sussulta per il nuovo orgasmo e per il suo utero che si contrae e risucchia il mio sperma. Riprendo a muovermi lentamente, sentendo su di me tutte quelle eccitanti contrazioni che mi accarezzano. C’&egrave talmente tanto sperma dentro che mi sembra di muovermi nella gelatina, e la morsa della sua vagina chiude alla perfezione, il mio pene gonfio &egrave come il tappo in una bottiglia, impedisce che tutto quel nettare vada sprecato. Sono venuto dentro di lei. Non ho nemmeno pensato a togliermi prima di ...
    ... venire. E sono sicuro che Marina non l’avrebbe nemmeno accettato né gradito. Questa &egrave la cosa più intima che può unire un uomo e una donna. Marina se ne sta sdraiata lì, le braccia aperte sopra la testa, gli occhi chiusi, il respiro pesante, tutta sudata e arrossata. Le sue ginocchia sono ancora aperte e sollevate. Il sesso mi si sgonfia lentamente e scivola fuori, ed io mi sposto. Non ho mai avuto una grande resistenza e sono esausto. Ci vorranno delle ore perché io possa fare il bis. Mi allungo per afferrare la trapunta e copro entrambi. Solo dopo un po’ mi accorgo che la stanza &egrave buia. Ormai &egrave scesa la sera. Dovremmo uscire a cenare, ma non ho voglia di muovermi perché Marina si &egrave addormentata tra le mie braccia. Si sveglia un’oretta più tardi, e dopo una frettolosa cena fatta con una pizza d’asporto, ritorniamo in camera. Recupero dal cassetto il regalo che le avevo comprato due giorni prima. Avevo intenzione di darglielo il giorno del suo diploma, ma questo momento mi sembra più adatto. Mi avvicino a lei col sacchettino in mano, quasi tentennando le chiedo di mettere le mani a coppa e rovescio il suo contenuto. Marina &egrave senza parole’ e per l’emozione le scende pure una lacrima. Glielo prendo dalle mani, le scosto i capelli dal collo e glielo allaccio. Subito Marina allunga le dita per toccare quello splendido gioiello. ‘ &egrave bellissimo, amore mio ‘ mi sussurra mentre ci baciamo. E poi facciamo ancora l’amore.
    
    Il resto della vacanza ...