1. Speciale halloween: la sposa fantasma


    Data: 12/11/2020, Categorie: Racconti Erotici, Etero Sensazioni Autore: enea, Fonte: RaccontiMilu

    ... punto non sono in grado di poter dire con sicurezza cosa è accaduto realmente e cosa no.
    
    Ricordo quell’odore di rose nelle narici, ricordo una figura con un’aura luminosa avvicinarsi lentamente al mio letto. Era una donna mora, magra, i capelli lunghi, lisci, setosi, gli occhi castani, la pelle bianca e luminosa. Indossava una vestaglietta bianca, lunga, semitrasparente, finemente ricamata ai bordi. Sotto la vestaglietta riuscivo ad intravedere il reggiseno in pizzo di colore bianco e degli slip coordinati. Delle calze autoreggenti di colore bianco completavano la sua figura. Con la stessa lentezza con cui l’avevo vista avvicinarsi ai piedi del letto si era spostata di fianco e si era avvicinata a me. Ricordo di essere rimasto immobile, disteso sul letto, e di averla seguita con lo sguardo. Mi guardava e mi sorrideva. Aveva un’espressione maliziosa, eccitata.
    
    “Chi sei?” – le chiesi
    
    Non mi rispose. Si limitò a salire sul letto e a mettersi su di me. Avvicinò lentamente il suo viso al mio piegandosi in avanti sulle ginocchia e poggiando le mani accanto alle mie spalle. Le sue labbra sfiorarono le mie una, due, tre volte, stuzzicandomi in modo sempre più insistente. Inebriato dall’odore di rose divenuto ancora più intenso, chiusi gli occhi e mi lasciai trascinare dal suo tocco leggero, rispondendo ai movimenti delle sue labbra con le mie. Fu un bacio di una sensualità mai provata prima. Avevo avuto diverse ragazze ma mai nessuna era stata capace di baciarmi in quel ...
    ... modo.
    
    Ricordo che il gioco delle mie labbra contro le sue divenne lentamente una lotta, una lotta a cui si aggiunse la mia lingua e la sua. Passammo da un morbido e sensuale bacio a uno appassionato e incandescente. Ricordo di aver allungato le mani in direzione del suo corpo, di aver incontrato la stoffa della sua vestaglietta e di averla superata alla ricerca della sua pelle. Quando la sfiorai lei si staccò da me chiudendo gli occhi. Sembrava tutto così strano, assurdo: il banale tocco della mia mano sulla sua pelle le aveva causato un piacere così intenso da dover reclinare indietro il capo. Continuai ad accarezzare quella pelle liscia e setosa mentre la sentivo respirare in modo sempre più concitato e pesante.
    
    Ricordo un improvviso movimento delle sue mani corse a bloccare le mie, come se le mie carezze le causassero delle sensazioni troppo intense. Poi, con dei movimenti leggeri e delicati, si era sfilata la vestaglietta e successivamente il reggiseno. Potevo adesso vedere chiaramente il suo seno, le areole rosa, i capezzoli piccoli e dritti. Le sue mani raggiunsero gli slip che adesso riuscivo a vedere chiaramente: sui fianchi dei fiocchetti permettevano di sfilarli senza dover farli scorrere tra le gambe.
    
    Ricordo che dopo averli sfilati, passò la stoffa umida sul mio viso permettendomi di odorare e assaporare il dolce miele che il suo sesso aveva prodotto. Si piegò nuovamente su di me tornando a cercare la mia bocca. Iniziammo a baciarci mentre lei con sinuosi ...