La sua storia
Data: 12/11/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Abdication_, Fonte: RaccontiMilu
... lascia penzolare il tuo pene, voglio vederlo sgocciolare per noi. E le mani tienile sui fianchi. Guardami !- Alzo lo sguardo verso l’alto quasi fossi in adorazione. Socchiudo la bocca e aspetto un suo volere.
A. – Qui sappiamo tutti chi e cosa sei. Mi hai lasciata come fossi una merda, con la presunzione che non saresti più tornato a strisciare da me. E questo solo perché io ti volevo amare e proteggere. Ma io ho aspettato questo giorno per anni, ed oggi sei tornato al tuo posto. M. è qui con me perché è una vera amica, non mi ha mai girato le spalle ed è sempre stata al mio fianco. Anche lei merita una rivincita, anche lei merita il tuo essere e lo avrà. Infine, non conosci ancora L. una mia carissima amica ed ex collega che penso possa trarre piacere dalla tua personalità ed al contempo consolidare il nostro rapporto.
e. – Si, capisco.-
A. – Potevi avere una vita perfetta, probabilmente avevi una vita perfetta. Ma ora sei qui, perché di questo hai bisogno, ed io conosco benissimo i tuoi bisogni, semplicemente all’epoca ero innamorata di te e ti proteggevo da questi stimoli malati di cui ti nutri.
Oggi sono maturata, sono più forte, e ne approfitterò senza alcun senso di colpa perché ho avuto la conferma che solo cosi sai amare. Dunque tu mi amerai ed io in cambio ti userò.-
e. – Si. Grazie.-
A. – Ora, dammi un piccolo bacio sulla punta della scarpa davanti alle mie amiche. Mostrati a loro- Mi sporgo in avanti e le do un bacio, casto. La ...
... scarpa è anch’essa sporca di terra.
A. – Ora fai lo stesso con la mia amica L. e ringraziala della sua presenza.- Sposo un poco le ginocchia in direzione di L. e ripeto l’azione alzando poi gli occhi per guardarla in viso e sussurrare -Grazie della sua presenza L.-
A. – Ora la tua vecchia amica M.- Sogghigna. Mi giro nuovamente sulle ginocchia e mi avvicino a M. guardandola in viso, mentre il mio pene sbatte sull’interno coscia e bagna la mia pelle colando piacere. Ma lei alza lo stivale nella mia direzione fermandosi a pochi centimetri dal io viso. Le sue cosce mi distraggono ed evito di guardare sotto la sua gonna.
M. – A me’ Leccami gli stivali sfigato- e. – Si M. Grazie- Apro la bocca e allungo la lingua sulla pelle dello stivale di M. lasciando una striscia lucida di saliva. La guardo dal basso verso l’alto.
M. – Continua – torno a leccare lo stivale mentre A. e L. sogghignano discretamente e mi osservano – Mi hai trattata male, hai giudicato la mia vita, le mie relazioni, come fossi una stupida. Ma ora sei tu a leccarmi gli stivali nudo come un verme. Sono felice di avere un’amica come A. tu non la meritavi !- Mi allontana con un calcio e cado sul sedere sporcandomi ancor più di terra.
A. si gira ed afferra una grossa busta gialla sigillata e me la lancia a terra. Io mi rimetto in ginocchio davanti a loro, a fianco della busta.
A. – In quella busta è scritto il tuo futuro. Se vorrai percorrere questa via, dovrai seguire le indicazioni. In ...