Il triangolo di erika
Data: 12/11/2020,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Segaiol0, Fonte: Annunci69
Gennaio 2022
Rientrai a lavoro dopo le feste natalizie volate via tra noiosi pranzi e infinite visite a parenti mai visti di mia moglie.
Mai avrei pensato di volere che passassero le ferie il più in fretta possibile, per liberarmi di quel calvario giornaliero.
Io (Stefano) sono alto e snello, con occhi verdi (forse la parte di me che preferisco) e carino. In vita mia ho sempre ricevuto molti complimenti per il mio aspetto ma non ci ho mai badato, essendo in fondo molto timido e con una bassa stima di me stesso.
Non quel giorno però, dietro alla mascherina che copriva la bocca mettendo in risalto i miei occhioni mi sentivo veramente bello, su di giri e pronto a mettermi in gioco noncurante della mia timidezza.
Di buon umore per essere rientrato a lavoro ero un'esplosione di sorrisi e saluti per tutti i colleghi che incrociavo in reparto, anche quelli con cui solitamente non andavo più in là di un saluto fugace.
Ogni incontro era una sosta dal lavoro nella quale mi informavo delle relative feste di Natale e su come i colleghi le avessero trascorse.
Fu così che mi comportai con Erika.
Erika era una ragazza molto simpatica sui vent'anni, bassina con capelli rosso scuro tagliati abbastanza corti che le conferivano un'aria sbarazzina. Per non smentirsi aveva anche un carattere estroverso e facile alle battute maliziose con chiunque passasse anche solo per un saluto, rivelando la sua natura libertina (per usare un eufemismo)
Fu proprio per questo motivo ...
... che appena la vidi, puntando nella sua direzione, osai senza ritegno con lei, sapendo che mi sarei potuto spingere oltre stando al suo solito gioco.
Fino a quel giorno il nostro rapporto è sempre stato di veloci saluti e battutine frettolose.
La avvicinai con un caloroso saluto, un sorriso enorme uscì direttamente dai miei occhi inchiodati ai suoi (di un castano molto scuro) e le chiesi realmente incuriosito come avesse passato le feste.
Mi raccontò che da intollerante alla religione quale era, le vacanze Natalizie erano passate senza infamia e senza lode, riducendo al minimo indispensabile le relazioni con i parenti.
"Sai, ho passato la maggior parte del tempo a casa con il mio ragazzo" mi disse senza troppo entusiasmo
"Cavolo, lo dici come se fosse una cosa negativa" le risposi "Almeno hai potuto approfittarne divertendoti con lui" aggiunsi strizzandole un occhio.
"Mmmm si, ma niente di che, visto che a casa nostra ha piantato le tende un suo amico.... hanno passato la maggior parte del tempo a giocare alla Playstation" farfugliò.
Di slancio, comprensivo le dissi:
"Beh, allora potevate divertirvi in tre! Più si è meglio è, no?"
Erika mi guardò sorridendo
"Già, è una cosa che ho proposto a tutti e due, il suo amico non è neanche niente male! Peccato che Giorgio non ne ha voluto minimamente sapere e sai perché? Perché il suo amico lo ha persuaso ( e sono venuta a saperlo dopo) che correva seriamente il rischio che io lo potessi lasciare mettendomi ...