Il mio parco giochi
Data: 27/04/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: oldconsumer, Fonte: RaccontiMilu
... penetrarla con un dito e riuscendovi non appena gli umori che colavano dalla mia figa si sparsero tra le mie gambe.
Lui sborrò quasi subito attitandomi a se, sborrandomi sulla figa e penetrnadomi con quel dito nel culo il più profondamente possibile e, non so come e perchè, ma godetti anch’io
Una volta ricomposti mi chiese di dargli il portafoglio.
Non ebbi alcuna esitazione ad obbedirgli e lui cercò tra il contenuto il mio documento d’identità ed , ad alta voce disse “ 18 anni e due mesi “ e mi restituì il tutto dicendo che ne dimostro parecchi di meno
Mi chiese in quale parte della giornata fossi più libera e gli dissi la sera tra le 19 e le 21, l’ora che andavo ad allenarmi in palestra.
Lui mi disse che due ore erano poche, che dovevo liberarmi pe le 18 e che dovevo andare in centro, in un determinato bar, dove lui sarebbe stato ad attendermi.
L’indomani feci come mi aveva chiesto di fare, senza chiedere alcuna spiegazione . Quando uscimmo da quel bar molti lo salutarono rivolgendosi a lui con il titolo di professore, e rimasi sorpresa nel constatare che nessuno mostrava meraviglia nel vederlo assieme ad una ragazzina.
Solo più tardi avrei saputo che era un professore di lettere che aveva insegnato, sino all’anno prima, in un liceo classico femminile della nostra città, dove insegnava anche la moglie, molto più giovane di lui.
Tutti erano abituati a vederlo con delle ragazzine, sole o accompagnate dalla madre, perchè, sia lui che la moglie,, erano ...
... soliti dimostrare grande altruismo, dando ripetizinoni gratuite a chi ne avesse bisogno.
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L’entrata della sua casa era a pochi metri dal bar . Quando entrai nel suo appartamento rimasi sorpresa nel trovarmi in un ambiente grande e lussuoso, modernamente ed elegantemente arredato.Mentre mi guardavo attorno affascinata da tanto lusso e sfarzo, sentii la sua voce incitarmi a far presto perchè non avevamo molto tempo a nostra disposizione.Mi spogliai in salotto, mentre lui sparì, rientrando dopo poco completamente nudo.Se avessi avuto il tempo di starlo a guardare sono sicura che avrei avuto un orgasmio solo guardandoloEra robusto, ma non grasso, tonico, alto, bei pettorali, coscie possenti, glutei marmorei ed un cazzo grosso, lungo, leggermente arcuato, con le vene in risalto, che svettava duro davanti a lui con la grossa cappella in evidenza perchè , evidentemente, circonciso.Mi fece cenno di raggiungerlo e mi disse di segarlo guardando attentamente la mia mano e, mentre lo segavo, mi correggeva quello che stavo facendo, indicandomi quando la mano doveva fermarsi prima di coprire il glande e quando invece scoprire tutto il cazzo, quanto spingere la mano in basso, con che velocità muovere la mano, di abituarmi a sentire nella mano le reazini del cazzo che stringevo nel pugno, per giudicare il punto d’eccitazione che lui provava, per evitare che lui sborasse troppo prestoMi disse che lui mi avrebbe insegnato tutti i segreti per ...