1. Tre sorelle – Capitolo V


    Data: 10/11/2020, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Voyeur Autore: Ser_lancilot, Fonte: RaccontiMilu

    ... sfilò anche quell’ultimo pezzo di tessuto che le copriva l’inguine.
    
    Avevo davanti una visione pazzesca. La ragazza era lì nuda a poco più di un metro da me. Potevo vedere ora la sua figa completamente depilata, bellissima perfetta, che faceva capolino da quelle ancor più splendide cosce. Si girò, verso la valigia, chinandosi a raccogliere un nuovo paio di mutandine, mostrandomi a quel movimento tutta la bellezza del suo sesso. A quel gesto non ebbi più dubbi che fosse un gioco, di provocazione, messo in atto dalle due ragazze. Un gioco che tuttavia mi stava piacendo. Mi stava eccitando. Il rigonfiamento dei miei pantaloni doveva essere evidente.
    
    Beatrice indossò il nuovo perizoma. Viola, minuscolo. Poi indossò un gonnellino scuro, cortissimo. Infine un top bianco, che le lasciava scoperta la pancia.
    
    – Questo credo vada meglio, che dite? – disse voltandosi verso di noi – Si Bea sei una strafiga – rispose prontamente Rebecca – …si confermo, non passerai inosservata – commentai anche io, ancora estasiato dal suo corpo nudo impresso nella mia mente
    
    – Beh, grazie allora – mi sorrise, poi abbasso lo sguardo verso i miei pantaloni – Vedo che non stai mentendo… – sorrise
    
    Sorrisi, non sapendo bene cosa dire.
    
    – Possiamo vederlo? – aggiunse dopo un secondo di esitazione, poi rapidamente – …anzi posso, visto che Rebecca lo ha conosciuto poco fa – sorrise con una linguaccia rivolta a me e poi alla cugina.
    
    – Ci sono altre tre persone in casa… – provai a ribattere, ma ...
    ... Beatrice si era incamminata verso di me inchinandosi e cominciando ad armeggiare con i miei pantaloni. A quel punto non stavo capendo davvero nulla. Completamente alla mercé della libidine, Il senso del rischio di essere scoperti, annullato. Pochi secondi dopo Beatrice aveva liberato il mio cazzo rigido dai pantaloni. Poi aveva abbassato leggermente gli slip. Trovando finalmente uno spazio di sfogo, l’eccitazione lo fece balzare fuori, di scatto, rigido.
    
    – Wow complimenti! Si merita un bacino – e lo fece. Le sue labbra si posarono sulla punta del mio pene, regalandomi un intenso e breve picco di piacere, che sottolineai ansimando.
    
    La mia mente a quel punto stava desiderando che andasse oltre, che la sua bocca avvolgesse tutto il mio sesso nel regalarmi uno splendido e liberatorio pompino. Sentire la sua bocca calda, conoscere la sua lingua. In quell’istante mi abbandonai all’idea di leccare la sua figa, il suo culetto. Ma non avvenne. Beatrice si rialzò, rivolgendosi alla cugina. – Su, ora tocca a te! – si fece indietro, come a lasciare il posto a Rebecca.
    
    Rebecca tentennò. Ancora una volta ebbi conferma della sua poca, se non nulla, esperienza. Ma la curiosità ebbe la meglio, nuovamente. Prese il posto della cugina, abbassandosi ai miei piedi. Guardò da vicino il mio pene eretto. Lo afferrò decisa in una mano, avvicinando le sue labbra alla mia cappella. Diede un bacio, impacciato. Non contenta, estrasse leggermente la lingua, leccando delicatamente il mio frenulo. ...
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