1. Violagode, capitolo 10: la prostituta


    Data: 26/04/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: bettatroietta, Fonte: Annunci69

    ... facciamo.”
    
    Brindiamo tutti e bevo d’un fiato lo champagne.
    
    “Pochi convenevoli, mia cara.” Dice Alberto. “Sei una professionista e devi subito darti da fare. Dopo il brindisi vorrei offrire un dolce al nostro caro Marco.”
    
    Così dicendo prende dal frigorifero del bar della panna spray. “Vieni cara, siediti su questa poltrona e allarga le gambe.”
    
    Eseguo, mi ritrovo la bomboletta nella figa, già aperta ed eccitata per la situazione, Alberto preme il bottone e mi inonda di panna fresca ben dentro la mia vagina.
    
    “Marco, questo è il tuo dolce di compleanno.”
    
    “Grazie, cari amici.” Fa lui avvicinandosi e chinandosi davanti a me. Comincia a lappare prima piano e poi con forza sempre più crescente mentre io comincio ad abbandonarmi al piacere.
    
    Vedo gli altri due che si spogliano e, una volta nudi, mi vengono a fianco, uno da un lato e uno dall’altro, per offrirmi i loro cazzi. Il primo che prendo in bocca è quello che già conosco di Alberto, sì proprio un bel cazzo. Anche Gianni non scherza, è bello lungo anche se un po’ storto, eretto e pronto ancora prima che io cominci a succhiarlo. La mia figa è un lago non solo per la panna. Sono tremendamente eccitata.
    
    “Ora basta succhiare i nostri cazzi, dedicati al festeggiato.”
    
    Io stacco le mani da quei due bei giocattoli e mi tiro su, Marco si abbassa i pantaloni ed estrae un cazzo enorme, alla sua vista rimango basita. “Cosa c’è troia, è troppo grande?” “Mmmm no, anzi… non vedo l’ora di essere sodomizzata da questo ...
    ... bel bestione.” Rispondo io gettandomi sul cazzo e cominciando a leccarlo e succhiarlo avidamente.
    
    Mentre spompino quel grosso pezzo di carne sento mani ovunque, mi strizzano le tette, si infilano sotto il culo, io per agevolarli mi sollevo, vengo tirata ad un certo punto in piedi e sbattuta sul letto a pecorina.
    
    “Il suo culo è per te, Marco. Noi ci facciamo spompinare mentre glie lo spacchi.”
    
    Come, così senza lubrificante?
    
    No, per fortuna Marco sa il fatto suo, sento massaggiare il buco con del lubrificante mentre i due si accomodano sul lettone proprio davanti a me, sedendosi in modo da lasciarmi succhiare per bene i loro cazzi alternandoli.
    
    Sento le dita aprire il culo, poco dopo lo sento completamente aperto. Anche Marco lo sente aperto, perché smette di massaggiarlo, lo sento salire sul letto e appoggiare la cappella al mio buco voglioso. “Ora ti inculo, puttana.”
    
    Il cazzo si fa strada nel mio sfintere che lo accoglie con incredibile elasticità, mi sento piena ma non mi fa alcun male. Non dico nulla, continuo a succhiare i cazzi, ora sono passata ad una gola profonda, li ho ricoperti entrambi di bava e saliva.
    
    Marco è arrivato lentamente in profondità e comincia ora a stantuffare.
    
    “Come è il suo culo?”
    
    “È il culo di una troia che ne ha visti tanti…”
    
    “Troppo dilatato?”
    
    “No, ma adesso lo dilato io per bene…”
    
    Non finisce la frase che comincia una poderosa inculata, io grido di piacere afferrando saldamente i due cazzi che ho davanti, se ...
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