1. Violagode, capitolo 10: la prostituta


    Data: 26/04/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: bettatroietta, Fonte: Annunci69

    È arrivata la fatidica sera della mia prima marchetta – se si esclude il pompino al presidente nel suo ufficio. I ragazzi sono fuori e ho modo di prepararmi con calma.
    
    Nel pomeriggio sono passata dal sexy shop e ho preso un completino molto sexy: reggiseno con ferretto che sostiene le mie belle tette senza coprirle, reggicalze coordinato e tanga inesistente indossato rigorosamente sopra al reggicalze, tutto blu elettrico con pizzi neri. Ho abbinato delle calze nere velatissime con riga dietro e sandali neri con tacco altissimo e plateau forse un po’ volgari. Ho preso anche un flacone di lubrificante a lunga durata, visto che il mio culo verrà martoriato.
    
    Mi guardo allo specchio: sono una vera puttana da film porno. Anche il trucco è perfetto: rossetto rossissimo, ombra azzurra sugli occhi, ma non troppo volgare.
    
    Mi copro con un vestito nero lungo, senza troppa scollatura e sono pronta. In borsetta ho il lubrificante e il collare ANAL QUEEN.
    
    Scendo in strada e vedo l’auto nera parcheggiata in doppia fila, mi avvicino e l’autista mi fa cenno di salire. Non parliamo durante il viaggio verso la periferia di Milano, l’autista mi porta in una villetta abbastanza grande e mi fa scendere davanti alla porta. Mi muovo sui tacchi fino all’ingresso, non faccio in tempo ad arrivare che la porta si apre.
    
    “Entra, carissima!” È Alberto, che mi fa accomodare nell’ingresso.
    
    “Questo è Gianni, il padrone di casa.” È un ometto basso e quasi pelato, con occhi azzurrissimi ...
    ... e sguardo malizioso. Gli stringo la mano.
    
    “Questo è Marco, il festeggiato.” È invece un uomo alto, capelli quasi bianchi curatissimi, ha l’aria da nobile, stringo la mano anche a lui.
    
    “Avete già visto Anal Queen nei suoi video, ma stasera è qui dal vivo, pronta a farsi inculare selvaggiamente da noi.” Conclude fiero Alberto.
    
    “Non vedo l’ora.” Gli rispondo io sorridendo maliziosa.
    
    “Vieni, ci mettiamo comodi nella stanza dei giochi.” Mi invita il padrone di casa.
    
    Lo seguo sculettando, dietro di me gli altri due uomini. Passiamo per un lungo corridoio, saliamo le scale e ancora un corridoio fino ad una porta, Gianni la apre ed entro. Al centro c’è un grande letto con spalliera a sbarre di metallo, sarà largo più di due metri. In giro per la sala poltrone e chaise longue, luci soffuse, drappi rossi alle pareti, un grande armadio, specchi ovunque, sia alle pareti che uno gigantesco sopra al letto. Uno scannatoio insomma.
    
    Cammino fino a fianco del letto, dando le spalle ai miei ospiti: “Qualcuno mi aiuta a togliermi il vestito?”
    
    Una mano afferra la zip e la abbassa, io faccio cadere il vestito mostrando il mio corpo peccaminoso con la lingerie nuova. Mi giro, prendo dalla borsa il collare e me lo metto. “Chi vuole scoparmi per primo?”
    
    Gianni interviene: “Un momento mia cara.” Si avvicina all’armadio, lo apre svelando una sorta di bar, prende dei calici e dello champagne che versa per tutti quanti. “Brindiamo al compleanno di Marco e al regalo che gli ...
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