Il mio vicino di casa
Data: 06/11/2020,
Categorie:
Etero
Autore: cicas, Fonte: Annunci69
... dell’acqua tiepida che sgorgava violentemente dal rubinetto, raggiungendo, così in tempo record, un chiassoso ed irruento orgasmo: nel momento fatidico, alzandomi in posizione eretta mi dilettai nello svuotarmi la vescica, deliziandomi in una abbondante pisciata , indirizzando il violento spruzzo sulle mattonelle del bagno . Ora non rimaneva altro che andarsene dormire e prepararmi sia fisicamente che psicologicamente per l’incontro dell’indomani, dato che il mio giovane spasimante ,doveva ancora riscuotere gli arretrati di una lunga astinenza. Indubbiamente spettava a me placare il suo desiderio di fica, concedendomi senza ritegno e con immenso piacere ad ogni suo desiderio. Mi svegliai di soprassalto alle quattro e non riuscendo a riprendere sonno optai per un sistema supercollaudato fin dalla prima adolescenza: con una mano mi feci entrare due dita dentro la fica e con l’altra dopo averla inzuppata di saliva mi dilettai a strofinare la piccola protuberanza clitoridea. Sempre più smaniosa raggiunsi il capolinea in battibaleno e finalmente riuscii ad addormentarmi serenamente. Mi levai verso le otto e mezzo e subito mi preparai per uscire e rincontrare il mio baldo ganimede. Uscita dal portone lo vidi poco distante che mi aspettava: decisamente ci aveva preso gusto, avevo fatto colpo. Felicissimo nel vedermi tempestivamente mi invitò al bar per fare colazione; seduti all’aperto al tavolino ci soffermammo a scrutare i passanti dando inizio a simpatici apprezzamenti su ...
... ognuno di loro. Finito il gioco senza tanti preamboli, decidemmo di farci una ricca e sana scopata; Unico busillis era dove andare, da lui o da me? Optammo per casa mia, dato il bel balcone panoramico, dal quale ci saremmo goduti i tetti di Roma tra una scopata è l’altra. Salendo i piani con l’ascensore, ci eravamo abbandonati ad una serie di innocue effusioni , che come un antipasto ,ci avevano stimolato i sensi. Varcammo l’uscio di casa alleggerendoci subito degli indumenti superflui. Tutti nudi dopo esserci affannosamente baciati sulla bocca e lungo il corpo, ci tuffammo sul divano, desiderosi di unirci in un amplesso fuori dal comune, ricco di desiderio e fantasia. Dato la posizione non delle più comode, optammo per fare una capatina in balcone ed approfittando dei comodi lettini in midollino con sopra soffici pouf in piume ci sdraiammo supini e guardandoci negli occhi uno di fronte all’altro ci unimmo sessualmente . A cavalcioni sopra di lui, ondeggiando i fianchi e roteando il bacino, lentamente avevo dato inizio ad una scopata paradisiaca sbalordendo il mio amante. Lui palpandomi i seni si godeva da sotto tutta la mia esuberanza trattenendosi nel venirmi troppo velocemente dentro. Fummo interrotti dallo squillo stridulo del campanello , alzandomi con solo un telo indosso andai ad aprire : altri non era che mia sorella Claudia , in piena crisi di nervi per via di un litigio con il compagno. Senza pensarci due volte la invitati ad unirsi a noi . Claudia presa alla sprovvista ...