Rimini rimini 04
Data: 26/04/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Sessfa, Fonte: Annunci69
... particolare. Piano piano il respiro di Erica si fece normale, ma rimase ancora immobile e distesa.
“Mi sa che questi non li puoi mettere per il momento” disse Tania passando con il dito sulla stoffa degli slip di Erica piena di sperma, raccogliendone un po’ e portandoselo alla bocca. Erica guardò la scena e rabbrividì. “Ti presto un mio costume” disse porgendole uno di colore azzurro, “puoi comunque tenerlo se ti fa piacere, mi sta stretto e credo che a te vada benissimo”.
Erica apprezzò molto il gesto, le faceva strano il solo pensare di indossare il suo vecchio indumento pieno di sperma. “Fai con comodo, ti aspettiamo di sopra” porgendole anche un accappatoio pulito.
Erica rimasta sola, si sedette ancora nuda e grondante per qualche istante riprendendosi dal piacere appena avuto.
Si infilò il costume, che, come poteva immaginare, copriva appena il necessario. Un filo interdentale tra le chiappe teneva con due mini fili un triangolino di tessuto sulla parte frontale, il minimo per ricoprire il clitoride, altri 2 triangolini coprivano i capezzoli che lentamente si stavano sgonfiando. Le si vedevano chiare le chiazze bianche sulla pelle, il segno che i suoi costumi erano decisamente più casti di quelli di Tania. Si guardò allo specchio vestita cosi, sembrava una pornodiva, era pressoché nuda. Apprezzò quindi l’accappatoio che avrebbe potuto nascondere quell’imbarazzante costume e si avviò verso la porta passando affianco al tavolino.
Osservò qualche istante i ...
... suoi slip, immersi nel liquido seminale del ragazzo.
Lo sperma, ancora biancastro, si era sparso un po’ sulla parte lucida del tavolo. Rimase ferma per un istante a guardare e a ripensare quello che aveva fatto Tania. Allungò la mano, come aveva visto fare, toccò la parte viscida e ancora calda dello sperma del cameriere con la punta dell’indice. Osservò il liquido lucido sul suo polpastrello, fece di nuovo una pausa silenziosa. Era sola in quella stanza, sentiva lo scricchiolio del legno della barca che ondeggiava sul mare, sentiva il verso dei gabbiani che volavano nel celo alla ricerca di qualche preda, sentiva l’odore dell’olio dei massaggi misto all’odore del sesso.
Rapida portò l’indice alla lingua leccando il liquido rimasto sul dito. Lo senti aspro, pizzicare sulla lingua, lo senti strano e allo stesso tempo eccitante, lo sentì come un un brivido che percorre la schiena, lo sentì entrare nella sua testa.
Lenta Erica risalì le scale. Il vento le scompigliò i capelli, l’odore di salsedine sostituì il sapore di sesso che le era rimasto in mente. Il sole era caldo ma lei ebbe un brivido, si strinse nell’accappatoio e si diresse verso il ponte.
Fabio e Marco stavano brindando, Tania si era seduta in una posa sexy con una gamba accavallata. Aveva indossato un cappello a falde larghe e 2 occhiali da sole; sembrava una scena da film degli anni ‘80. Il cameriere si avvicinò a Erica con un vassoio argento e un drink. “Posso offrirle anche io da bere?” Disse sottovoce ...