Gita scolastica (2° episodio) – Vecchi racconti di ErosItalia
Data: 05/11/2020,
Categorie:
Etero
Autore: Vecchi Racconti, Fonte: RaccontiMilu
... La professoressa sembra metterci troppo come se volesse darci il tempo per guardarla bene. Finalmente si gira di nuovo e in mano ha un pezzo di plastica rosa lungo 20 cm a forma di fallo stupendamente eretto. “Mh…è magnifico!” esclama Simona, seduta davanti alla prof con le gambe scompostamente larghe. Sono sicura che le si poteva vedere il sesso. All’improvviso si piega e afferra il fallo che la professoressa teneva in grembo, lo circonda con tutte e due le mani e lo lecca lussuriosa. La sua lingua percorre tutta la lunghezza dell’asta: “Basta o mi farai venire!” dice ridendo la prof. “Ma è proprio quello che voglio fare……ma che fai Elena?” Mi ero eccitata troppo e non sapevo resistere: lo so che ho fatto la figura della porca ma è che lo sono! Mi ero infilata tre dita in bocca e dopo averle ben bagnate, ho infilato la mano sotto i pantaloni della tuta. Le passavo tra le gambe, stuzzicandomi il clitoride e infilandole tutte dentro…un ditalino splendido! “Ehi ma non devi fare tutto da sola!” esclama la prof avvicinandosi. Mi bacia, la sua lingua si fa strada tra le mie labbra toccando la mia. Contemporaneamente mi afferra la mano libera e la porta tra le sue gambe: comincio a muoverla come ormai so ben fare, muovendola dolcemente in quei dolci anfratti di piacere. “Ma sei bravissima! Un’allieva modello…mmhhh” sussurra mentre mi abbassa lo zip della tuta e abbassatomi il reggiseno comincia a strizzarmi i capezzoli. Poi ci avvicina la lingua cominciando a leccarli, in men che ...
... non si dica sono turgidi, durissimi. Simona non aveva perso tempo e piegatasi su di me mi aveva tolto la mano dalla figa mettendo la sua, le dita entravano veloci dentro il mio bagnatissimo anfratto agili e mobili più di un cazzo di un uomo, ci stavamo masturbando a vicenda, una sensazione stravolgente. “Ahh! Non capisco più niente……come sono troia!” A questo punto la prof. mi sfila i pantaloni della tuta mentre intanto mi apre il culetto e divaricando le chiappe comincia a leccarmelo tutto. “Mh…sì professoressa! Aspetti prof! Prima di interrogarci ci deve spiegare la lezione…” dice Simona “Mhhh…d’accordo, intanto fatemi vedere i vostri compiti a casa!” Eseguiamo: Simona mi monta addosso sfregando la sua fica sulla mia mentre le nostre labbra non smettono di toccarsi. Allora la professoressa: “Mhhh, brave, ecco come ho fatto io: mi sono distesa sul letto ho allargato le gambe al massimo alzandomi bene la gonna, poi ho passato il cazzone sulla stoffa delle mutandine, in modo che sfregasse il clitoride” Muoveva su e giù il fallo di plastica eccitandosi incredibilmente (e noi con lei) e agitava le gambe inquiete. “E poi?” le domando mentre Simona continuava a leccarmi la fica “E poi non ce l’ho fatta più, ho abbassato le mutandine, intanto avevo aperto la camicetta e sfogavo la lingua su un capezzolo e l’ho infilato dentro, prima solo la punta, lo vedi è molto grande” “Siii…mmhh” “e lo faccio ruotare tutto intorno, poi ecco che lo affondo dentro, lo ingoio tutto!” “Wow!” “Si…è ...