1. Gita scolastica (2° episodio) – Vecchi racconti di ErosItalia


    Data: 05/11/2020, Categorie: Etero Autore: Vecchi Racconti, Fonte: RaccontiMilu

    ... masturbami, fammi un ditalino, presto!” Le sollevo le mutandine e infilo un primo dito inquisitore, che l’istinto guida verso un clitoride durissimo…… “ELENA!!! SIMONA!!! Cosa state facendo??” Quasi svengo dallo spavento! Ci alziamo di scatto tentando di ricomporci alla meglio: mi chiudo la tuta mentre Simona si rimette le mutandine, dimenticandosi un seno fuori dalla canottiera. “Ehm……niente professoressa…” Mi trema la voce, non so se per l’imbarazzo, la paura o l’eccitamento bruscamente interrotto “E voi lo chiamate niente?” Simona si accorge della sua parziale nudità e si rassetta la canottiera. “Vi sembra il caso di appartavi per……vi stavamo cercando…” Da fuori risuona la voce del prof. di matematica che la chiama. “Le ho trovate, arriviamo! Adesso dobbiamo andare ma con voi non ho ancora finito!” Imbarazzatissime torniamo in albergo, mangiamo con gli occhi bassi, pensando che quella stronza ci ha rovinato la gita e può dirlo ai nostri genitori! Cosa direbbe la mia famiglia che mi crede una studentessa modello, la prima della classe? È tardi ormai e ognuno si ritira nella propria camera col rispettivo compagno. “Aspettate voi due!” ci ferma la professoressa “Dobbiamo fare un certo discorsino noi, vero?” Ci guardiamo negli occhi, impaurite ma anche speranzose che tutto si risolva in una ramanzina. “Venite in camera mia” Arriviamo in camera sua. “Sedetevi sul letto. ” La prof. era molto giovane, appena uscita dall’università, al suo primo incarico. I capelli neri a ...
    ... caschetto, portava degli occhiali con la montatura spessa nera di plastica, un aria da intellettualina che però non riusciva a nascondere la sua vera natura, quale da lì a poco si sarebbe scatenata. “Ecco prof, lei deve aver equivocato, non facevamo niente di male…” “No, non penso proprio di aver equivocato” dice sedendosi anche lei sul letto “Ma non avete certo fatto nulla di male. Vi ho sentite ieri notte…” Una vampata di rossore mi imporpora le guance “Non c’è niente di cui vergognarsi Elena!” esclama mettendomi una mano sulla gamba “Scommetto che avete goduto come delle troie?” “Beh, sì…” sussurra Simona. “Anch’io, sentendo i vostri gemiti mi sono eccitata tantissimo, tanto che non ho potuto fare a meno di toccarmi…” Siamo sbalordite! “Professoressa, anche lei si masturba?” “Certo, perché voi no?” “Beh, a volte…anzi a dire la verità spesso, mi piace” rispondo “A volte anche due ditalini al giorno” dice Simona. “Mi vuoi far credere che usi solo le mani?” “Perché, lei come lo fa?” intervenni io curiosa “Uso un vibratore di plastica che si può anche indossare alla cintura” “E ce l’ha qui?” “Sì…” e si gira verso il comodino. Facendolo mette in risalto il suo culo stupendo che attraverso la minigonna a tubino sembra scoppiare, si piega tanto che si vede il reggicalze, ancora di più e si intuiscono le mutandine. Non mi trattengo e mi tocco tra le gambe furtiva, mi sento già bagnata, intanto Simona, furtiva senza togliersi la gonna si abbassa le mutandine, gettandole da qualche parte. ...