Buon vicinato 3
Data: 03/11/2020,
Categorie:
Etero
Autore: elmatador89, Fonte: Annunci69
... era invitante! Anche da nudo si confermava capace di fare concorrenza a culi ben più giovani. Quella vista mi fece scattare bellissime idee.
“Sembra di no… meno male: si preoccupa subito se non rispondo al cellulare, e mi chiama a casa.” disse rimettendo il cellulare in borsa.
Nel frattempo, io mi ero già avvicinato a lei da dietro.
“Eh, lo so...”, feci io, mentre lei iniziava a rimettersi in posizione eretta. Il mio cazzo era a pochi centimetri dal suo sedere, con le idee molto chiare.
Poi aggiunsi, lentamente, con voce calda: “Noi figli, quando siamo lontani da casa, ci preoccupiamo se non rispondete”. Così dicendo, le avevo messo la mano destra sulla schiena, ad arrestare il suo tentativo di rimettersi in posizione eretta. Poggiai invece la sinistra sulla sua chiappa sinistra. La sospinsi con entrambe le mani verso il tavolo, sempre in maniera dolce ma ma molto decisa.
Giunti a ridosso del tavolo, le spinsi la schiena e la feci adagiare a 90 sul tavolo.
Mi inginocchiai, e mi ritrovai faccia a faccia con il suo sedere e la sua figa bagnata. Le feci capire di allargare un po’ le gambe: splendide gambe, e sopra la meraviglia di una donna matura e calda. Che vista! Mi rimisi in piedi, afferrai le sue braccia e le incrociai sulla sua schiena: con la sola mano sinistra riuscivo perfettamente ad afferrarle entrambe i polsi incrociati, e a tenerli fermi saldamente. Quindi entrai di nuovo nella sua figa, ancora calda e accogliente, più di prima.
Lei sobbalzò ...
... con un “Ahi!” sommesso.
“Ssshhh” - feci io - “ancora non hai visto niente…” e iniziai a stantuffarla per bene, talmente forte che il tavolo si spostava leggermente in avanti al ogni colpo. Chissà se Roberta, la vicina del piano di sotto, stava sentendo? E’ in smart working anche lei in questo periodo. Il pensiero mi eccitò ancora di più, e non riuscivo a smettere di scopare Luisa per bene. Lei ogni tanto mugolava di piacere. La scopai a lungo in questa posizione, spingendola contro il tavolo, sempre tenendole le braccia, e sculacciandola sul sedere, che si era arrossato parecchio.
Poi venne l’idea: portai la mano alla bocca, ci sputai, e portai la saliva sul posto che avevo designato come meritevole dell'ultima fase: il suo buco del culo. Lei ebbe un sussulto, e fece per ruotare la testa. Emise un “No” sommesso. Mi fermai, estrassi il pene causandole un altro sussulto, e mi avvicinai sul lato lungo del tavolo per guardarla in faccia.
Lei, col fiatone “E’ da tanto che…” facendo segno di no con la sua testolina, e i suoi capelli completamente fuori piega.
“Tranquilla, farò piano…”
“No. Non adesso, per favore.” concluse perentoria.
Sconfitto, tornai dietro di lei, e lo rimisi dentro.
A volte sono un po’ animale, e il suo diniego mi aveva fatto incazzare. Lei lo sentiva, e ne godeva. Le afferrai i polsi, stavolta con entrambe le mani, e presi a scoparla con forza tirandola a me ad ogni colpo. Lei venne un’altra volta, con ancor più forza di prima. Sentii il mio ...