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L'amico di mio marito - 1
Data: 30/10/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Handrea, Fonte: EroticiRacconti
... capitolai. Il bacio aveva annullato tutte le mie forze per cui, appena sentii le mani di Rodoldo sui fianchi, emisi solo un flebile "no" ma non mi sottrassi all'abbraccio. Rodolfo mi tirò su lentamente il vestito, scoprendo centimetro dopo centimetro le mie gambe e i mie glutei che, di lì a poco, erano esposti all'aria come due piccoli cocomeri. Mentre sentivo la sua lingua duellare con la mia, provai quel che ogni donna, prima o poi nella vita, prova con un fremito di voluttà: sentire le mani di un uomo che ti abbassano le mutandine! Mio marito era cancellato dalla mia mente, mia figlia non esisteva più: c'era solo Rodolfo, le sue labbra, il suo pene duro che batteva contro il mio inguine e il culo nudo esposto a qualsiasi sguardo: se mai ci fosse stato qualcuno di passaggio da quelle parti, avrebbe visto un uomo vestito abbracciato a una donna seminuda come un ragno con le zampe intorno alla sua preda impotente. Rodolfo continuò a baciarmi mentre con la mano mi accarezzava il sesso da dietro, passando lentamente le dita fino a farmelo schiudere automaticamente. Io ero persa, concentrata su quelle dita e sulla lingua che mi perlustrava la bocca, gli occhi tenacemente chiusi e il respiro affannoso. Trasalii quando, di colpo, Rodolfo mi infilò due dita nel sesso, muovendole dapprima lentamente dentro e fuori, poi accelerando l'andatura scavandomi in profondità, mentre muovevo le gambe per acquistare un equilibrio che sentivo sempre più precario! Il mio ...
... torturatore continuò la conquista del mio corpo procedendo ad alzarmi il vestito fino a farmelo sfilare dal capo, poi mi baciò i grossi seni mentre io rabbrividivo a ritmi sempre più frequenti, quindi scese giù a baciarmi l'inguine e a liberarmi le caviglie dalle mutandine. Poi mi fece inginocchiare, si sbottonò i pantaloni e , sempre baciandomi il volto e leccandomi i lobi delle orecchie, girò dietro di me e mi prese. Provai calore, emozione, dolore e piacere, vergogna e passione, tutto in pochi secondi. Poi fu solo il suo pompare, il suo scopare lento tenendomi il culo tra le mani, mentre le mie grosse mammelle oscillavano strofinando sul pavimento. Venni poco dopo, incredula per essere stata capace di cedere in così poco tempo! Rodolfo mi fece sdraiare di schiena, venne su di me e mi penetrò nuovamente, dapprima lentamente, poi sempre più velocemente, alzandomi le gambe con le braccia finché con me le appoggiò sulle sue spalla. Mi colpiva profondamente così da sentirlo tutto, schiacciandomi sotto di sé in una posizione scomoda che mi provocava un dolore alla schiena, compensato però dal piacere che fluiva in me a ogni intromissione in profondità del suo pene. "Ma perché i cazzi degli amici dei mariti sono sempre così grossi?" pensai in un momento di lucidità, mentre un nuovo orgasmo mi sommergeva trascinandomi in un mare di estasi. Mi ritrovai, poco dopo, a cavalcioni del suo membro, a baciargli il viso e il petto, mentre lui mi strizzava i seni fino a farmi ...