1. L'amico di mio marito - 1


    Data: 30/10/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Handrea, Fonte: EroticiRacconti

    ... spesa, preparato la pasta con i frutti di mare, cucinato un salmone alle erbe, disposto le patate duchessa e le verdure, scelto la frutta. Inoltre avevo lasciato la figlia da mamma, comprato la tovaglia nuova per il tavolo sulla veranda e disposto i lumini con le candele profumate. Infine, avevo scelto un abito nero semplice e molto corto per me, che lasciava un po' toppo scoperti i seni e le ginocchia, però deliziosissimo con le scarpine di pelle nera col tacco alto, molto eleganti.
    
    Non avevo pensato che mia suocera potesse sentirsi male proprio quella sera e così, appena iniziata la cena, mio marito ricevette la telefonata imprevista e, scusandosi, ci lasciò per andare a casa della madre, pregandoci di proseguire che ci avrebbe raggiunto quanto prima.
    
    E non avevo previsto la partenza improvvisa per Dubai di Gisella, richiamata urgentemente a bordo del suo Boering 787.
    
    Così eravamo in tre al tavolo, con Rodolfo proteso verso di me mentre ci intratteneva con una conversazione brillante e disinvolta, Federico che sembrava più intento a mangiare che a seguirlo e io, con le gambe serrate, a chiedermi se non si vedessero troppo le tette ogni volta che mi protendevo per prendere una portata dal tavolo (e, ahimè, sapevo che si vedevano fin troppo bene, visto che nell'ebbrezza del momento avevo deciso di indossare il reggiseno più impalpabile che avessi!).
    
    La serata sembrava essersi messa sui binari della tranquillità, e stavo già rilassandomi pensando che sarebbe ...
    ... andato tutto liscio quando all'improvviso Federico non salta su dicendo di doverci lasciare perché aveva un appuntamento con una simpatica signorina conosciuta al distributore di servizio dove lavora (lui è il proprietario, naturalmente).
    
    Alla costernazione da parte mia faceva da contrapposizione l'aria da gatto-che-ha-visto-un-topo di Rodolfo, malcelata dietro un finto dispiacere mentre accompagnavamo Federico alla porta.
    
    Una volta sola, dandomi un po' di contegno, provai a chiamare mio marito per sapere se tornava presto, ma la risposta che mi diede mi precipitò in un'ansiosa certezza: ero sola con Rodolfo per chissà quanto tempo, visto che dovevamo aspettare il medico che, avvisato poco prima, stava tornando in paese ma non sarebbe arrivato prima di un'ora!
    
    Appena chiusa la telefonata seppi che non avevo scampo!
    
    Vidi Rodolfo venire lento verso di me e provai, ridendo, a tenerlo a bada minacciandolo di rompergli in testa la prima cosa che mi fosse capitata sotto mano, minaccia che non fece alcun effetto su di lui tant'è che, fatti due passi, ero già tra le sue braccia.
    
    Mi divincolai gridandogli di star fermo, ma eravamo soli in una villetta isolata sul mare, sulla terrazza inondata dalla luce della luna e circondati da candele tremolanti molto romantiche: una situazione molto romantica, no?
    
    Rodolfo mi baciò, dapprima con titubanza, poi sempre con più fermezza, e io mi divincolai un po', dapprima con violenza, poi sempre con meno convinzione, finché alla fine ...