Un mese di baldorie 6
Data: 26/10/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: FRANK_1987, Fonte: Annunci69
Uno in bocca e due in culo
Eccomi con dei nuovi capitoli. Spero che anche questi vi piacciano. Sono da collocare dopo l’ultimo capitolo della saga “VITA DI COPPIA”. Alcuni di voi mi stavano aspettando, altri non sentivano il bisogno di leggere ulteriori miei racconti ma non mi interessa quindi buona lettura
CAPITOLO 6
Scopare con Pablo e ricevere la sua abbondante e cremosa sborra sul mio corpo o dentro al mio culo, e’ una cosa da far perdere la testa. Ma dopo due settimane passate ad avere sempre lo stesso strumento nel deretano, la cosa inizia a stancarmi. Non interromperò gli incontri con lui fino a quando la mia vacanza non finirà ma, per me, averne solo uno a disposizione non e’ il massimo. Ne voglio ancora di più. Per questo motivo decido di uscire e andare per locali. Li ho frequentati in tutto questo tempo, e come se li ho frequentati, ma non per fare incontri di natura sessuale. Ma questa sera, la cosa e’ diversa. Questa sera voglio un cazzo e lo avrò. La musica e’ davvero assordante e la presenza di molti ragazzi giovani e carini e’ il preludio ad un rapporto sessuale che si consumerà di sicuro. Dopo aver bevuto alcuni drink, inizio a scatenarmi in pista. Intorno a me si raduna una piccola folla di persone formati da ragazzi e anche di una drag queen. Flirto con tutti ma non me ne piace nessuno. Nessuno di loro mi ispira sesso. Il ragazzo che fa al caso mio e’ seduto ad un divanetto con le gambe aperte e le braccia poggiate sullo schienale intento a ...
... muovere a tempo di musica, le dita dell’arto destro. Mi avvicino a lui salutandolo ma ricevo solamente una vaga risposta. Non perché io non gli piaccia ma perché e’ un tipo sicuramente arrogante e pieno di se che vuole prima farmi sudare le sette camicie per riuscire a sedurlo. Ho tutta l’intenzione di riuscirci e anche se indosso solo una maglietta blu a maniche corto con un ampio scollo a V, sono ben felice di inzupparla metaforicamente di sudore pur di avere il suo cazzo dentro a qualsiasi mio buco o magari in tutti. Mi fa sedere accanto a lui continuando a sorseggiare i nostri drink e il ragazzo risponde alle mie domande seguendo il ritmo della musica e rispondendomi a monosillabe scambiandoci solamente dei timidi sguardi. Subito dopo, però, siamo nel bagno del locale. Con la giusta luce, posso osservare le sue braccia tatuate fuoriuscire da una maniglietta a giromaniche bianca e la sua barba nera che fa un tutt'uno con i capelli dello stesso colore e rigorosamente gellati all’indietro. Ci baciamo con la lingua limonando come due adolescenti.
“Di dove sei?”, mi chiede
“Italia”
“Ah bella l’Italia. Sono focosi gli italiani”
“Tu di dove sei?”
“Spagna”
“Ah, caliente”, gli dico facendolo sorridere
“Ora ti do qualcosa che ti piacerà”
Abbassa la mano raggiungendo il suo jeans nero facendomi pensare che voglia tirare fuori il cazzo ma invece cala la mano dentro una tasca estraendo un cofanetto di latta. Non capisco cosa ci sia dentro fino a quando non lo apre. ...