1. Un elettricista


    Data: 24/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Grey-Heron, Fonte: Annunci69

    ... per come mi portavo gli anni. Mi guardava bene il cazzo che ogni tanto mi toccavo. Sembrava interessato. Mi rispose no quando gli chiesi se si era mai tolto il costume in spiaggia. Lo invitai a sentirsi libero di farlo e si tolse i boxer con una espressione di timidezza nel fare una cosa nuova. Aveva pure un bel cazzo moscio ma ben fatto di giuste proporzioni. Gli accarezzai una coscia e si lasciò accarezzare mentre gli facevo i complimenti per il fisico. Notai che il suo uccello ebbe un sussulto.
    
    Continuammo a parlare di varie cose. Poi a freddo gli chiesi se era mai stato con un uomo. “ No, sarebbe una cosa nuova, ma mi piacerebbe provare”. Lo misi a suo agio rassicurandolo che in fondo era una cosa godibile da farsi, specialmente con la persona giusta, bastava solo lasciarsi andare e godere insieme in tutta amicizia e rispetto. Il mio obbiettivo era quello di convincere uno nuovo a questa esperienza. E lo feci con successo. Ero seduto sulle mie gambe con le ginocchia piegate sotto e la schiena dritta. Ma di dritto c’era anche il mio cazzo, che era a questo punto era partito in quarta. Ma non ero l’unico. Pure lui si stava eccitando e stava mettendo su una bella erezione con tanto di scappellamento. Il bel Fabio si stava ingriffando per bene. “Fabio, visto che sei nuovo a queste cose ritengo che non hai baciato o leccato o succhiato il cazzo di un altro uomo” “No, mi risponde. A questo punto partii all’attacco, perché avevo tutte le voglie di succhiarglielo io ma anche ...
    ... di farmelo succhiare.
    
    “Dai, Fabio io ti insegno come fare, non ti preoccupare, fidati di me, ti voglio insegnare e ti divertirai, promettimi però che quando torni a casa questa sera di non farti venire i sensi di colpa quando rivedi la tua famiglia. Tienila come la tua cosa segreta, il tuo gioco che potrai fare quando vuoi. E’ roba solo tua. La tua vita non cambia, tu rimani la stessa persona, lo stesso padre di famiglia, con una marcia in più”.
    
    Lo invitai a sdraiarsi e allargare le gambe muscolose, gli massaggiai l’uccello che era diventato bello turgido e gli dissi di ricordare tutto quello che io gli avrei fatto, poiché lui lo avrebbe dovuto fare a me. “Mi raccomando non usare i denti quando prendi un cazzo in bocca per non graffiare la cappella ed evitare ferite che possono essere pericolose. Il cazzo si succhia” Dopo queste mie raccomandazioni mi abbassai verso di lui gli presi in bocca il suo bell’uccello e mi dedicai ad una pompa galattica. Lui gemeva e allo stesso tempo allungava stendendole le gambe. Mi feci mettere le sue mani sulla testa e fu veloce ad imparare come si succhia un cazzo facendosi succhiare il suo.
    
    Ora era il suo turno per completare la lezione. Percepivo che questa era veramente la sua prima volta. Un po’ impacciato, un po’ imbranato. Ho dovuto fermarlo e ricordargli della storia dei denti. “Occhio...attento ai denti, non farlo cosi” Andò avanti cosi per alcuni minuti, poi pausa e ripresi io a succhiarlo, poi ancora lui a me. Fabio imparava ...