La vendetta di un impiegato, da vittima a carnefice – Capitolo 12
Data: 23/10/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: duke69, Fonte: EroticiRacconti
... conoscenza della relazione parentale delle due donne, diversamente con Esteban avrei dovuto parlare la sera prima per prepararlo ed evitare rivelazioni che avrebbero potuto far saltare tutto.
Durante la settimana contattai Monica e le ordinai di raggiungermi presso il parcheggio di un centro commerciale; così, mentre eravamo seduti in macchina, con lei intenta a farmi un pompino, le spiegai che la domenica successiva avremo fatto quella che sarebbe stata l’ultima sua orgia, almeno come mia schiava, e che dal lunedì seguente, lei e la figlia sarebbero state libere da ogni costrizione.
Mi resi immediatamente conto che lo stato di euforia, che le avevo fatto raggiungere in seguito alla comunicazione di quella notizia, aveva generato in lei un trasporto tale da farle ingoiare completamente il mio cazzo: lo teneva costantemente fin dentro la gola tossendo e vomitando saliva. L’intensità con cui me lo stava lavorando mi aveva fatto esplodere l’uccello in un orgasmo strepitoso, accompagnato da un urlo liberatorio…fortuna che avevo parcheggiato ben lontano dalle altre auto. Praticamente mi aveva masturbato ininterrottamente con le labbra, senza l’ausilio delle mani, partendo dalla cappella fino a far sbattere il mento sulle palle. Le avevo riempito la gola, provocando ulteriori colpi di tosse e conati di vomito, senza che le sfuggisse nemmeno una goccia di sperma: una ulteriore conferma di come fossi riuscito a sottometterla e plasmarla a mio piacimento tirandole fuori tutta ...
... la sua troiaggine.
Contattai Ilenia il venerdì pomeriggio e mi raggiunse la sera stessa presso la casa al mare; le illustrai quello che sarebbe accaduto la domenica, soprattutto dal momento in cui fosse entrata in gioco lei. In particolare, le dissi quali erano, per filo e per segno, tutti i suoi compiti, attivi e passivi, dove in svariate occasioni avrebbe interagito con la madre.
In quell’incontro la trattai alla pari, come un regista e un aiuto regista che devono mettere in scena uno spettacolo. Al termine della spiegazione la congedai:
“Ok, puoi andare, ci vediamo domenica!”
Rimase quasi sbalordita dal fatto che non le avessi chiesto nessuna prestazione sessuale, che non le avessi ordinato di inginocchiarsi e di umiliarsi ai miei piedi.
“Tutto qui? Nient’altro? …po…posso andare via…?”
“Certo! Sparisci e …preparati per domenica, ti voglio carica e molto troia!”
Sembrava delusa! Ero certo di averla in pugno e mi sarebbe piaciuto sapere che cosa le fosse girato per la testa in quel momento; probabilmente lo avrei saputo qualche tempo dopo, dovevo pazientare come un gatto con il topo.
Quel sabato chiamai Esteban e gli raccontai tutto quello che avevo programmato per domenica.
Quindi finalmente arrivò domenica.
A tutti avevo dato appuntamento presso una casa di campagna, affittata a nome di Monica esclusivamente per quella giornata. Era una casa grande distribuita in un solo piano, caratterizzata da un grande soggiorno con varie portefinestre che ...