1. Geni che s’accoppiano


    Data: 22/10/2020, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... avveduto più che mai a ogni mia risposta, discute più o meno apertamente, mentre io lascio perdere banalmente variando ragionamento, nel tempo in cui lui s’intrufola troppo nel mio animo.
    
    Io non voglio che Aristide mi tenga in pugno, all’opposto, sono io che pretendo d’averlo fra le mie grinfie, ma al tempo stesso fargli credere d’essere lui a condurre inequivocabilmente e nettamente il libidinoso divertimento. In quegl’istanti l’agitazione prospera, l’incognita si sviluppa e fluisce circolando sennonché nelle mie arterie, il plasma s’arroventa e i battiti aumentano, dilatando perfino l’arrossamento sulle mie gote. Per buona sorte, un alone di trucco fodera quella trepidazione che ho sulla faccia, perché non desidero che Aristide sappia oltremisura dei miei stati di temperamento, delle mie recondite e libidinose fantasie e dei miei celati e lussuriosi desideri, se non altro fino a quando io non stabilisca di manifestarmi.
    
    Concludiamo la cena e usciamo dalla trattoria, bighellonando in direzione della mia macchina, dopo io lo agguanto sotto braccio e avvertendo il suo contatto m’infiammo. Aristide è alquanto sbigottito da quel rapido gesto e rimane impietrito, probabilmente non se lo aspettava, tuttavia in cuor suo lo attendeva, lo auspicava fremendo però in silenzio. Io suppongo che Aristide abbia afferrato tutto, adesso le barriere sono scardinate, niente è scontato, è chiaro, però tenuto conto che è da due settimane che non ci sfioriamo, la voglia di toccarci e di ...
    ... stare insieme è trascinante e impetuosa.
    
    Entriamo in macchina e ci dirigiamo verso casa mia, saliamo alla svelta in stanza. Ambedue ci facciamo la doccia, insaponandoci a vicenda e giocherellando a lungo con lo spruzzatore dell’acqua dentro la cabina. Dopo usciamo, ci asciughiamo, io accendo lo stereo, mentre lui regola la temperatura della stanza. Aristide s’avvicina adagio dietro le mie spalle, mentre io mi sto spalmando una crema idratante profumata sulle gambe, sono tranquilla e bendisposta, al momento m’accorgo che s’approssima ulteriormente annusandomi, in realtà vuole me, perché lo avverto dal suo calore. A un tratto Aristide addossa la sua faccia alla mia, mi sta sondando. Io non me lo aspettavo, mi giro emozionata, lui esaminando le mie sensazioni s’avvicina baciandomi sulle labbra. Il suo è un bacio soave e gradevole, un incontro di labbra che si sfiorano, che s’acchiappano approfittando del momento, che si ghermiscono acciuffandosi, con la lingua che con esigui contatti sgattaiola con l’altra lingua, prevedendo il timore d’arrischiare. Questo è in definitiva il tipico ritratto della sua indole, la quintessenza pure del mio temperamento, però io ho un quadro differente dal suo, per quanto riguarda l’aspetto della sfera sessuale. Io sono e mi ritengo più emotiva, passionale e nerboruta, lui all’opposto è meno istintivo, meno ardente e meno lascivo, anche se a letto nel complesso si fa valere.
    
    Repentinamente ci blocchiamo, ci scrutiamo vigili a ogni movimento e ...
«1234...7»