1. Geni che s’accoppiano


    Data: 22/10/2020, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... distributore di benzina non transita nessuno.
    
    Mi sento angosciata, sono seriamente preoccupata e addolorata, entro nella mia autovettura e inizio a piangere. Là dentro sarò stata una mezz’ora buona, avevo ormai perso le speranze, giacché senza volerlo né immaginarlo s’accosta un uomo. Ben avvolto com’è non riesco a distinguerlo, bussa al finestrino e mi squadra domandandomi come stia, se necessito d’aiuto e se ho problemi seri di salute, io gli menziono quello che mi è successo, perché di sorpresa scopro chi mi sta di fronte è il ragazzo che lavora come turnista in un reparto della mia filiale, che non sopporto né tollero in alcun modo. Come per incanto, però, quel ragazzo che ho concretamente sempre evitato e scansato più di tutti, il più delle volte respingendolo e schivandolo, questa sera invece si rivela per me in maniera insperata e benedetta un sincero fenomeno, vale a dire un autentico prodigio, risultando per me utilissimo e provvidenziale, togliendomi come si dice le castagne dal fuoco, salvandomi il culo e alleviandomi in maniera considerevole dai guai e in maniera ragguardevole dai disguidi. Adesso io lo valuto subito con occhi differenti, lo soppeso e lo apprezzo come mai prima d’allora mi era capitato di compiere, esaminandolo con un’espressione amorevole e con un piglio cordiale e benevolo. Da quella sera nacque tutto, poiché stiamo ancora insieme.
    
    Al presente siamo usciti fuori per cena. Da due settimane, per impegni e per doveri vari d’entrambi, non ...
    ... ci siamo più frequentati né visti, perché Aristide lavora fuori sede, distante da dove abitualmente io dimoro. Ci siamo solamente mormorati numerose cose a lungo per telefono, scambiandoci pure numerose mail. Lui è un uomo ammodo, di notevoli e di garbate maniere, la sua persona e il suo modo di fare alleggeriscono e sciolgono all’istante l’attrito e l’inquietudine, eppure adesso mentre lui discorre, io m’accorgo che sono vivace ed energica, ho una voglia smisurata di lui, penso più a quello che faremo in seguito, che alle pietanze che consumeremo qua nella trattoria.
    
    Io analizzo e soppeso ogni suo educato gesto, esamino ogni atto e scompongo ogni sua occhiata, in verità lui non è piacente né seducente, le donne infatti per strada non si voltano per guardarlo, Aristide passa torpidamente inosservato, non attira l’attenzione, è anonimo, poco male. Non è vistoso, ma è un individuo senza dubbio per me amabile, originale e premuroso, ha molto fascino, nettamente dissimile dagli usuali criteri e dai modelli d’appariscenza che vediamo languidi e vezzosi in giro, di quelli che abitualmente notiamo sfogliando le leziose e svenevoli riviste quotidiane. E’ un uomosostanziale, vero, attento ai miei bisogni, non ti critica né ti giudica né ti rimprovera, Aristide è reverente, disponibile e magnanimo, schietto e semplice, è d’una delicatezza che ti penetra dentro solcando il tuo essere, scanalando la tua mente e portando alla luce le tue intime e intrinseche sensazioni. Assennato e ...
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