1. Il professore di spagnolo 5° parte


    Data: 19/10/2020, Categorie: Etero Autore: Liliana1980, Fonte: Annunci69

    ... sentii arrivare, ero in uno stato di eccitazione da così tanto tempo che non lo sentii crescere,non essendo stimolata dove ero abituata a percepire le sensazioni, fu come una bomba.
    
    Venni scossa da contrazioni violentissime, mi spaventai, era come uno spasmo, nulla che avessi provato prima, volevo fermarlo, ma dalla bocca non uscì nulla. non ebbi tempo di dirgli di smettere che sentii la lingua sul clitoride, questa volta esplosi come un vulcano in ebollizione, fu l'orgasmo più incredibile che avessi mai provato, liberai tutta l'energia che avevo accumulato nelle ultime ore o forse addirittura giorni, no meglio, mesi. avevo perso completamente il contatto con la mia identità, non c'erano più pensieri, solo delle ondate di fremiti che mi scuotevano dalla testa ai piedi, mentre lui, con la lingua, continuava a raccogliere le secrezioni. per un attimo ebbi paura di non riuscire a mantenere il controllo della vescica, fortunatamente la cosa non avvenne, avrei voluto, no, volevo allontanarlo, sentivo defluire liquidi a fiotti, non si fermava, mi sollevò le gambe, iniziò a leccarmi in profondità, sempre più in giù, sempre più dentro.
    
    L'orgasmo durò un'eternità o forse ce ne furono mille, uno attaccato all'altro,uno più violento dell'altro, poi lentamente il tornado passò.
    
    Paolo, nell'esatto istante in cui l'ultima ondata abbandonò la più piccola cellula del mio corpo, diede un ultimo bacio alla clitoride, poi venne a baciarmi sulla bocca,lasciandomi in ricordo il sapore ...
    ... del piacere, fui felice nel costatare che il sapore era quello inequivocabile dei miei umori che ben conoscevo.
    
    I pensieri ricominciarono lentamente a funzionare.
    
    C'era solo una parola per descrivere quello che provavo: pace, nel suo significato più profondo. una sensazione di vertigine accompagnò il ritorno alla condizione umana.
    
    I pensieri iniziarono a susseguirsi frenetici, tentando, invano di dare un significato a quanto avevo vissuto.
    
    Non ci riuscivano, era stato troppo.
    
    Ad un tratto mi attraversò un pensiero assurdo, il prof. era un angelo sceso sulla terra per farmi diventare finalmente donna.
    
    Questo uomo,mi aveva mostrato fino a quali altezze di godimento potevo arrivare.
    
    Mi lasciai andare al rilassante torpore che mi aveva invaso, credo di essermi miseramente addormentata, sentii una mano,scuotermi con dolcezza.
    
    “Lilly, bambina mia è ora di andare a casa”.
    
    Mi sollevai su di un gomito,era lì vicino a me, completamente vestito, per nulla segnato da quello che era accaduto.
    
    “su dormigliona,altrimenti tua mamma si preoccupa,non vedendoti arrivare”.
    
    Mi alzai, i vestiti erano li, messi in ordine,mi rivestii, la mente ancora confusa, non mi capacitavo di cosa era accaduto, non sapevo cosa dire, cosa fare.
    
    “ciao Lilly, ci vediamo la settimana prossima, approfondiremo questa lezione,fino ad arrivare a quello che mi hai promesso”.
    
    Ebbi un sussulto, Dio mio fra qualche settimana sarei diventata donna, sarei stata come milioni di altre, ...