La trasformazione di Jennifer – Cap.12
Data: 17/10/2020,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Autore: me1268, Fonte: RaccontiMilu
... bocca e lo succhiò. Finalmente venne inondando la bocca di Jennifer del suo liquido giallastro e maleodorante. Quando venne erano le 10,55 mentre i due invece non ci erano riusciti. Il padrone li fece uscire e rifilò a ognuno un calcio nei testicoli, come punizione. Poi disse:
–Pausa caffè, ognuno nella propria stanza, voi due latrine, voi due nella stanza di ieri, che oggi sarà diversa. Voi due cagne nel vostro spazio e in posizione
Carla sapeva bene quello che sarebbe successo. Quando entrarono si misero ognuna in posizione. Ogni dipendente aveva i soliti 10 minuti per sfruttare il loro pertugio anale. Solo che ora Jennifer lo sapeva. I ragazzi che andavano da lei, perla voglia che avevano, o per la sua bellezza prorompente, venivano tra i 9 e gli 11 minuti dopo essere entrati. Tutti la incularono con forza selvaggia, perchè tutti la volevano possedere. Alla fine accumulò solo 31 frustate. Per Carla andò peggio, perché fin dai primi ci mise molto tempo, perché questi volevano solo Jennifer. Ma dopo che erano andati con lei ed erano svuotati, dentro Carla ci stavano ancora più a lungo. Accumulò alla fine 116 frustate. A entrambe il culo bruciava, ma non sapevano ancora quante frustate totali avevano accumulato e un po’ di paura l’avevano. Carla era terrorizzata. Arrivò Amilcare che sentenziò:
–31 frustate a Jennifer e 116 a Carla, Carla frusterà il seno di Jennifer per prima
Jennifer fu fatta mettere in piedi, le fu ordinato da Carla di prendersi i capezzoli e ...
... tirarli verso l’alto e di non lasciarli mai. Così fece e fu colpita dal primo feroce colpo. Il dolore le diede la nausea, stava per vomitare ma non lasciò i capezzoli. I colpi si susseguirono senza pietà sempre più forti. Carla voleva distruggerla perché sapeva che dopo sarebbe toccato a lei, e voleva toglierle ogni forza. Al 31 esimo colpo, Jennifer lasciò andare il seno, che ricadendo le diede una ulteriore fitta di dolore. Odiava con tutte le sue forze Carla, e quell’odio le diede forza. Prese la pressa, la mise sul seno di Carla, con Amilcare che gongolava e lanciava occhiate saettanti di puro sadismo. Strinse il più possibile le viti. Le ordinò di non muoversi mai da quel punto. E quando il seno di Carla era bello schiacciato e rosso, cominciò a colpirlo con tutte le sue forze con la frusta. Carla urlò, pianse ma non si mosse e ricevette quasi tutti i suoi colpi. Al centesimo piegò un ginocchio per il dolore, non ce la faceva più. Intervenne sadicamente il suo padrone che disse:
–Si ricomincia da 50, se ti muovi ancora lurida puttana, si ricomincia, hai capito inutile cagna? E dopo ti vendo al mio cliente indiano, che ti usa nei postriboli di Calcutta.
E le diede un ceffone in faccia.
Jennifer ricominciò e gli urli erano sempre più forti, ma Carla non si mosse più fino al colpo numero 116. Rimase anche dopo in piedi mentre Jennifer le toglieva la pressa. L’odio di Carla le sfigurava il viso.
Entrò Marco, che andò dalla sua schiava, la fece mettere carponi, le ...