La ricompensa di mia mamma – 3
Data: 16/10/2020,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Incesti
Autore: ilnuovouomodicasa, Fonte: RaccontiMilu
... sguardo da pantera si è voltata e ha ripreso a passarsi addosso la sua spugna insaponata, come se io non fossi a mezzo metro da lei.
In quel momento mi sono reso conto di quanto bella fosse mia mamma. Il suo fisico snello non mostrava i segni del tempo che mi sarei aspettato, la sua terza abbondante di seno era soda e coronata da capezzoli scuri e turgidi (forse per il mio bacio, forse perché anche lei si stava già pregustando quello che sarebbe successo tra poco), poi rendendosi conto di come la stavo osservando si è girata con fare malizioso per prendere del bagnoschiuma, mostrandomi il suo sedere rotondo e le sue gambe snelle e ben tornite che potrebbero far invidia a più di qualche mia coetanea, tenute in allenamento dalle camminate che da sempre fa ogni volta che può.
“Dai, dammi una mano” mi ha detto avvicinandosi e passandomi un flacone, poi voltandosi perché le potessi massaggiare la schiena, mentre si scostava i lunghi capelli scuri scoprendo il collo esile.
Non resistendo l’ho stretta portando le mani sui suoi seni stringendoli, e ho appoggiato le labbra sull’incavo tra il collo e la sua spalla, gustando quella pelle morbida e calda che non chiedeva altro che essere fatta mia, godendomi i sospiri di piacere che iniziavano a sfuggirle.
Affamato nel sentirla così vulnerabile sotto le mie mani, le ho spostato un piede facendole divaricare le gambe, e spostando le mani sui suoi fianchi l’ho piegata leggermente in avanti, mentre lei già iniziava a puntare le ...
... mani contro il muro.
Con una mano ho guidato il mio cazzo contro di lei, già iniziando a spingere per farla mia, ma una sua mano mi ha fermato, dicendomi che non era ancora bagnata e così le avrei fatto male. Desideroso di iniziare il prima possibile, mi sono inginocchiato, spingendo la lingua dentro di lei senza nemmeno dare peso al sapore di bagnoschiuma che stava iniziando a riempirmi la bocca, artigliando i suoi glutei con le mani per tenerli aperti e godermi lo spettacolo della sua schiena inarcata, mentre una sua mano mi afferrava i capelli dietro alla nuca spingendomi contro di sé.
Ho spostato la mia lingua sul suo clitoride godendomi la sensazione della sua carne morbida contro le mie guance, sorridendo quando mi sono reso conto che stava iniziando a muovere il suo ventre contro di me, in preda a una disperata ricerca di piacere.
Ormai stanco di stare in ginocchio, però, mi sono rialzato, afferrandole i capelli con una mano e guidandomi dentro di lei con l’altra, penetrandola con decisione e strappandole un gemito.
“Aaah, fai piano, non sono ancora pronta” si è lamentata, ma iniziando a muovermi dentro di lei ho risposto “il tuo uomo di casa ha bisogno della sua colazione, il resto non conta”, premendole una mano sulla bocca mentre con l’altra mollavo i suoi capelli e andavo a stringerle un seno iniziando già a titillarle e torcerle un capezzolo, mentre i miei grugniti e i suoi gemiti soffocati si univano al suono dei nostri corpi che sbattevano uno contro ...