1. Una calda collega


    Data: 13/10/2020, Categorie: Tradimenti Autore: rispettoso8, Fonte: Annunci69

    La prima volta che vidi Valeria, non vi notai alcunchè di particolare, anzi per essere sincero la trovai piuttosto bruttina. Non particolarmente alta, apparentemente esile, con un viso abbastanza insignificante e quell’aria da ragazzina. Il suo carattere aperto e la sua simpatia non riuscivano a destare in me, abituato a donne sempre molto belle, un particolare interesse e la trattai come una qualunque collega di lavoro.
    
    Con il progredire della primavera ed il progressivo ambientarsi lei lentamente incominciò a mutare modo di vestire, dagli austeri completi o le saltuarie tenute sportive jeans e maglione, passò gradatamente a più spigliate e svolazzanti gonne, a T shirt e camicette aderenti, e fu così che scoprii che Valeria, anche se non si poteva considerare una bella donna, possedeva un corpo decisamente interessante.
    
    Le gonne sempre più leggere e corte incominciarono a rivelare le sue splendide gambe. Un giorno la vidi in mensa, mi dava le spalle aveva una cortissima gonna bianca aderente che mostrava gran parte delle sue belle cosce e le fasciava perfettamente il culetto mettendo in evidenza le natiche rotonde, perfette e sode.
    
    Non l’avevo riconosciuta e da buon cacciatore fiutata la possibile preda mi avvicinai con l’intenzione d’abbordarla. Mi costò un grande sforzo mascherare le mie reazioni quando la riconobbi. Dapprima provai una naturale ma ingiustificata delusione, ma subito dopo incominciai a guardarla con occhi diversi. Si era vero, il suo volto era ...
    ... piuttosto bruttino, ma tutto il resto era da favola. Ad esempio non mi ero mai accorto delle perfette forme e dimensioni dei suoi seni, che sobbalzavano ad ogni suo movimento sotto la camicetta con giovanile elasticità.
    
    Un brusco cambiamento di atteggiamento sarebbe risultato sospetto, quindi fui costretto a prendere le cose con molta calma, non dare nell’occhio è sempre la prima regola quando si cerca di abbordare qualcuna sul posto di lavoro.
    
    Il mio paziente lavoro venne ripagato mesi dopo, quando riuscii a strapparle un si ad un mio invito a cena. Il tempo quella sera era brutto e freddo, minacciando continui temporali, lei indossava un leggiero impermeabile per proteggersi. Non dimenticherò mai la faccia del cameriere del ristorante nel quale la portai. Sono un abituè e lui si è ormai abituato a vedermi con le mie conquiste, quella sera quando vide Valeria, assunse un’espressione stupita incredulo del vedermi con una ragazza così bruttina.
    
    Quando però aiutò Valeria a togliersi l’impermeabile e lei ne sgusciò fuori in un meraviglioso abitino giallo pastello, cortissimo ed aderente, con una profonda scollatura dalla quale prorompevano i seni esuberanti, la sua espressione mutò nuovamente e questa volta quando i nostri sguardi s’incontrarono vi lessi nuovamente approvazione e ammirazione.
    
    Valeria era veramente stupenda quella sera, chiacchierammo amabilmente, e verso la fine della cena, grazie anche all’effetto del buon vino bevuto generosamente eravamo entrambi ...
«1234»