Spingiamoci un po' oltre- mail a chi volesse scrivermi
Data: 24/04/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Run Like Hell, Fonte: EroticiRacconti
... era bellissima e oscena, spettinata, arrapata, non rispose ma la sua faccia diceva più di un sì.
Prima di salire in camera mi ero fatto dare dalla cucina del burro (avevo chiesto anche panini, per non dare nell’occhio, ovviamente). Lo tirai fuori dal cassetto accanto e lo diedi a Giacomo. Mi guardò senza capire, davvero un tantino ingenuo: Flora lo guardò e sorrise addirittura con tenerezza. Fu lei a rigirarsi a pancia in giù, a inarcare il più possibile il culo e a indicare col dito il suo buchetto.
Io guardai Giacomo facendo con la testa il gesto “vai”. E il ragazzo finalmente capì e cominciò piano a spalmare tra le gambe, gli indicai di riempirsene un dito e di infilarlo nel buchetto, per oliarlo il più possibile. Lo fece e Flora, a sentirsi un dito entrare tutto nel culo, senza sentire dolore mi guardò sospirando di piacere e tranquillizzata.
A questo punto avvicinai la sua testa al mio petto e l’accarezzai tutta, viso, spalle, braccia mentre Giacomo tenendo il suo cazzo con una mano lo indirizzo tra le chiappe della mia donna. Io gli dissi sottovoce di fare piano “poggia sulla punta del tuo cazzo sul buchetto, ora piano pianissimo spingi un po’” lo telecomandavo e lui obbediva; “ora entra con la lingua e preparala”. Lo fece.
Intanto continuavo ad accarezzare Flora che sospirava e mugolava piano.
“Rimetti il cazzo sul suo buco e spingi un poco; fai entrare tutta la cappella”
Sentii Flora saltare, trasalire ma resistette e io le dissi “amore, tra un ...
... secondo ti impalerà tutto il cazzo nel culo; qualsiasi cosa tu senti ti passerà in un secondo e poi avrai solo piacere” Lei sospirò ancora:
“ora gli dirò di infilartelo tutto, tu intano guardami negli occhi” io volevo vedere il suo viso mentre per la prima volta un cazzo grosso ed estraneo prendeva l’unica verginità che le era rimasta.
Giacomo spinse forte, tutto il cazzo entrò, Flora urlò di dolore e chiuse gli occhi.
Dissi a Giacomo “ora stai fermo e tra un po’ muoviti lentamente, piano piano” così fece e io risolleva il volto di Flora verso di me, sussurrandole “amore mio, questo è il mio regalo per te; ci siamo solo noi due, nessun altro, noi due e un cazzo che non conosci ma che ti piace e ti farà godere”.
Lei si illanguidì e piano piano, in uno con il movimento di Giacomo che in effetti fu bravo, cominciò a gemere di piacere.
Le chiesi “vuoi che ti scopi? Vuoi sentire due cazzi dentro di te”. Mi guardò e rispose “no, ora voglio solo questo, voglio solo il cazzo di Giacomo nel culo”
“Ok” dissi io e mi stesi lungo accanto a lei, viso contro viso, per baciarla; e lei disse “così mi piace di più amore mio, stai vicino a me, baciami, accarezzami dolcemente, teneramente, ma non voglio il tuo cazzo; ti amo tanto”.
Ecco il punto bellissimo era proprio questo, godeva con un altro cazzo ma voleva il mio amore.
Giacomo cominciò a spingere sempre più forte, lei aveva sempre più piacere, io la bacia, poi improvvisamente lei mi baciò con tutta la sua forza nella ...