1. Spingiamoci un po' oltre- mail a chi volesse scrivermi


    Data: 24/04/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Run Like Hell, Fonte: EroticiRacconti

    ... contemporaneamente Flora esce e si siede dietro anche lei, completamente nuda.
    
    “Che ne dici? Ti piaccio?” e non gli dà modo di rispondere che gli infila la lingua in bocca! Contemporaneamente gli tocca il pacco ed esclama “ma è già duro!” Il ragazzo era arrivato già in tiro, l’imbranato e forse era proprio perché era imbranato.
    
    Flora non gli dà tempo di fare nulla, gli sbottona la patta e si infila il cazzo in bocca, io dal sedile davanti, girato, le accarezzavo la spalla.
    
    Davvero passò un attimo: il ragazzo non resistette e come poteva essere diversamente. Arrivò un fiume nella bocca di Flora che fece davvero uno sforzo per non farne cadere una goccia, ma ci riuscì, il ragazzo dopo aver urlato come se lo avessero sgozzato quasi svenne.
    
    Io tirai Flora verso di me e la baciai, sentii ovviamente un sapore che mai avevo conosciuto, sapore di cazzo e sapore di sperma. Non ricordo che sensazione ne ebbi, ma ero talmente arrapato che non ne avrei fatto nessun problema.
    
    “E ora” mi chiese Lei?
    
    “Sei soddisfatta? Hai goduto?”
    
    “Nooo, macchè”.
    
    “E allora scopatelo, ha vent’anni tra dieci minuti è di nuovo ok. Torna un attimo qui avanti, ti tengo in caldo”
    
    E infatti le aprii le gambe per leccarle la fica. Era bagnata da non credere. Feci con calma, piano piano, poi risalii a baciarle la bocca e mischiai il sapore della sua fica a quello del cazzo del ragazzo. Bellissimo.
    
    E poi la lasciai e Le dissi: “dai è il primo cazzo che hai preso in bocca da un altro da ...
    ... quando ci siamo sposati, ora devi scopare”.
    
    Lei tornò dietro per riabbracciare Giacomo, lo spogliò completamente; il ragazzo aveva un bel cazzo largo, più del mio e io pensai al culo ancora vergine di Flora. Subito si insinuò l’idea di farla inculare. Ci eravamo sempre detti che io non ci sarei mai riuscito perché non sarei stato capace di farle male e che lo avremmo fatto fare ad un altro uomo.
    
    Era la serata giusta ma l’auto non era il posto certamente il più adatto.
    
    Allora dissi: “Rivestitevi, si va in Hotel”.
    
    Flora non disse nulla, era d’accordo. Giacomo era talmente nelle nuvole che sarebbe venuto anche all’inferno con noi.
    
    Cercai il più bell’hotel di Capalbio, sauna, piscina. Prendemmo due camere. Dissi a Giacomo di fare una bella doccia, altrettanto avremmo fatto noi, e di raggiungerci.
    
    Mentre aspettavamo chiesi a mia moglie se il ragazzo le piacesse e lei rispose che sì, era carino, poi ridendo “ma mi piace più il suo cazzo; è bello largo, più del tuo”.
    
    Le dissi che andava bene e che non me ne dispiacevo, volevo solo che lei godesse il più possibile; il suo piacere era il mio, a patto che fossi io a permetterglielo di usufruirne.
    
    Il ragazzo arrivò, noi due eravamo già a letto, Flora tutta nuda io no; io non avrei partecipato, almeno all’inizio, se non accarezzandola e baciandola, non di più.
    
    Giacomo si spogliò e aveva già il cazzo duro, Flora lo prese nella mano e lo accarezzò per poi baciarlo dalla punta fino ai testicoli; lo leccò a lungo, ...
«1234...»