1. Spingiamoci un po' oltre- mail a chi volesse scrivermi


    Data: 24/04/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Run Like Hell, Fonte: EroticiRacconti

    ... apposta, Flora dice a Giacomo: ”quando hai finito ti va di scambiare due chiacchiere con noi, magari ci indichi anche un buon posto dove bere qualcosa”.
    
    “Certo” risponde lui, quasi biascicando ma prontissimo.
    
    “Bene, tra quanto finisci?”. E lui ci siete solo voi e quell’unico tavolo, state praticamente finendo; in mezz’ora sarò fuori.
    
    “Ok, allora ci trovi nella piazzola dietro il ristorante, oltre i fari; ci mettiamo lì perché altrimenti la luce è troppo forte e finisce per dare fastidio; abbiamo un Audi color argento”
    
    Uscimmo come due complici che hanno appena compiuto la truffa della vita. Flora non smetteva di ridere. Era su di giri. Alzandosi sbottonò la sua camicetta fino all’ombelico, indossò il soprabito leggero ma non lo chiuse, sì che tutti quelli che incrociavamo uscendo potessero godere della vista e così la cassiera a cui pagammo il conto, che però non mostrò alcun interesse e si beccò uno sguardo truce di Flora.
    
    Il bello stava cominciando e anche subito.
    
    Il parcheggiatore, un uomo di mezza età basso, tarchiato, si avvicinò giustamente per la mancia e mia moglie, che aveva nel frattempo chiuso il soprabito, gli chiese “vuoi qualche euro oppure vuoi toccare?” e, iio davvero non me lo aspettavo, incredibile ma super eccitante, allargò il soprabito e mostrò i suo splendidi seni con i capezzoli duri e turgidi.
    
    Quello non aprì bocca e rimase bloccato a occhi spalancati. E lei “oh, allora? mi fai risparmiare qualche euro? mi tocchi?” e quello ...
    ... fermo.
    
    Flora gli si avvicinò quasi a toccarlo, gli prese la mano e se la sollevò sui seni, lui finalmente si svegliò e altro che toccare, sembrava volesse strapparglieli; Flora gemette un po’ e con le due mani gli spinse la testa finchè la lingua di lui non gli leccò i capezzoli.
    
    La cosa durò pochissimo, lei si scostò e mi fece un cenno con lo sguardo che significava di andare via.
    
    Io ovviamente lascia lo stesso la mancia: il tocco finale fu che allontanandosi Flora si fermò, fece due passi indietro e disse: “come hai visto ti abbiamo pagato lo stesso, però se ora sei tu che paghi me…” e scoppiando in una fragorosa risata corse via. Un vero spettacolo!
    
    Ci mettemmo in macchina e andammo via a fare un giretto, non volevamo che quello ci raggiungesse dove avremmo aspettato Giacomo.
    
    Dopo un quarto d’ora, al parcheggio non c’era anima viva, ci andammo a piazzare dove avevano dato appuntamento.
    
    Dissi a Flora di spogliarsi totalmente, tutta nuda; in attesa non avremmo fatto l’amore ma avremmo solo pomiciato. Ci mettemmo in modo che io la coprissi agli sguardi di chi arrivava dal ristorante, non perché temevamo che qualcuno la vedesse, ma solo per non rivelare a distanza subito a Giacomo come stessero le cose. Non eravamo infatti certissimi della sua capacità di reagire come volevamo.
    
    Passarono pochi minuti io controllavo, ed ecco che arriva. Bussa al finestrino, Flora è praticamente nascosta da me; io abbasso il finestrino e gli dico di accomodarsi dietro, ...
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