1. Gli amori di Antonella (parte settima)


    Data: 11/10/2020, Categorie: Racconti Erotici, Tradimenti Autore: Bluewings, Fonte: RaccontiMilu

    ... peccato solo che terminassero con dei glutei un po’ sotto le aspettative…ma a me piaceva comunque, adesso poi che aveva il pancione era meravigliosa. Sì lo confesso, sarò un po’ depravato, ma le donne in dolce attesa mi eccitano da morire. E lei lo sapeva e ne approfittava… Salì a cavalcioni sopra di me, strusciava la sua figa sul mio cazzo che ora era di marmo, ma in mezzo c’era troppa stoffa. Cercai di baciarla, ma mi teneva a distanza, mi guardava dritto negli occhi senza parlare e incurante di quello che potevo dire, cercai di sfiorarle i seni, ma allontanò le mie mani. Poi disse: “Amore sai che la tua signora presto ti farà di nuovo cornuto? Ma certo…a te piace…” Poi si alzò, mi portò in camera da letto e mi ordinò di spogliarmi e mi fece sdraiare sul letto, poi si sfilò gli slip e, senza togliersi l’abitino, si riposizionò a cavalcioni su di me. Feci per allungare le mani, ma lei mi fermò, scese dal letto e mi disse: “Dato che non capisci devo passare alle soluzioni drastiche. Tornò dopo poco con un lungo nastro di stoffa, mi fece mettere le mani dietro la schiena e me le legò assieme, poi soggiunse: “Erano più pratiche un paio di manette, ma non ne ho…con Massimo (il marito) non facciamo cose perverse. “E con me si?” chiesi. “Il fatto di venire a letto con te è già una cosa perversa…mi domando perché lo faccio…” “Già, perché lo fai? Chiesi per metterla in imbarazzo. Intanto aveva ripreso la posizione sul mio cazzo e questa volta lo aveva fatto scivolare dentro di se, ...
    ... Mi guardò intensamente con i suoi grandi occhioni neri che tante volte mi avevano reso schiavo e rispose: “Perché sei un bastardo…un adorabile bastardo che riesce a trasformarmi in una puttana peggio di tua moglie” Finalmente si tolse il vestitino e mi offrì i suoi capezzoli e io incominciai a succhiarli, ma lei si allontanò gridandomi: “Chi ti ha detto di succhiare?…devi solo leccarli” e poi continuò “Oggi fai quello che voglio io, ti avevo offerto di essere la tua donna, ti avrei soddisfatto in ogni modo a tuo piacimento, ma hai preferito la zoccola e allora ti uso a piacimento mio…se non ti piace non cercarmi più”. Le dissi che mi piaceva da morire, adoravo essere dominato da lei. Dopo poco esplose in un orgasmo veramente intenso e io che mi ero trattenuto a fatica, feci altrettanto venendo dentro di lei. Poi lei si sdraiò accanto a me ansimando, il cuore le batteva, mi disse che non aveva mai provato tanto piacere. Le chiesi di liberarmi le mani perché le braccia cominciavano a farmi male, ma lei sembrava non sentire, si chinò sul mio membro che ormai era tornato a dimensioni da riposo, lo prese in bocca e mi pulì la cappella con la lingua, poi mi guardò col suo sguardo penetrante e mi disse: “Non ho ancora finito con te…adesso dovrai fare altrettanto…salì a cavalcioni sulla mia faccia e mi offrì la figa da leccare dicendomi: “Se non mi fai godere ancora non ti libero”. La sua figa grondava del mio sperma e in un primo momento provai un po’ di disagio, ma poi mi concentrai ...