Il collega di lavoro – parte 2
Data: 11/10/2020,
Categorie:
Erotici Racconti,
Cuckold
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Voyeur
Autore: Strauss82, Fonte: RaccontiMilu
... po’ di sere fa sono stato a cena da un mio collega e la sua compagna mi ha fatto rimanere sull’attenti per tutto il weekend, deve essere proprio una gran scopata ‘
P: ma su signor Giovanni, è un suo collega!
G: e quindi? Pensa che quella puttanella mi ha fatto vedere persino il culo in perizoma davanti al fidanzato,e ti assicuro che letteralmente me lo ha fatto vedere, non è che le è uscito il perizoma dai jeans, no’ ha tirato su la gonna e mi ha mostrato quel culo, che definire fantastico è veramente riduttivo.
P: ma allora è una troietta quella ragazza, le piace eccitare gli uomini.
G: Si secondo me deve essere proprio una porca e pensa che lo ha fatto davanti al suo ragazzo che tra poco tempo diventerà suo marito, insomma proprio una troia, ma non è tutto.
Paola nel camerino, non credeva alle sue orecchie, Giovanni continuava ad offenderla ed insultarla, dentro le stava montando un nervoso incredibile, avrebbe voluto uscire da lì e prenderlo a male parole, ma poi cosa poteva dirgli? Non è vero? No meglio di no, alla fine Piero non sapeva che fosse lei, quindi avrebbe fatto meglio a non uscire facendo finta di niente.
P: ma come non è tutto, cosa vorresti dire?
G: Non contenta la vacca è stata felice di ballare con me, una baciata, e dovevi vederla si lasciava toccare il culo proprio come se fosse la mia donna o una puttana, si strusciava sulla mia gamba e si lasciava palpare.
P: e poi?
G: ...
... Purtroppo ci ha interrotti il loro vicino, perché la musica era troppo forte. Se quel rompicoglioni sapesse di avere una troia lì a fianco probabilmente se la farebbe tutti i giorni.
Paola ora era immobile, provava un misto di sensazioni, un insieme tra incazzatura e terrore allo stato puro, non sapeva cosa fare, era rinchiusa in quel camerino e non poteva fuggire, si sentiva anche colpevole di aver fatto quello che aveva fatto, ma dentro la sua testa sentiva la voce di Davide che le diceva di stare tranquilla, ma nello stesso tempo le rimbombava dentro la voce di Giovanni che la insultava ‘ troietta ‘ puttanella ‘ etc ‘
Giovanni in mezzo a tutti questi discorsi, prese il cellulare in mano e sorridendo subdolamente mi mandò un messaggio dove scrisse: ‘Cornuto telefona alla troia con qualche scusa ‘. poi forse ti farò un regalo’, incuriosito ma anche eccitato da quel messaggio inaspettato, telefonai subito a Paola che dopo tre squilli buttò giù non rispondendomi.
Paola nel camerino, quando sentì squillare il cellulare si sentì morire, sbiancò e buttò giù la chiamata appena ci riuscì, conscia del fatto che il collega ormai aveva sentito la suoneria e cercò di pensare a qualche soluzione, ma i suoi ragionamenti ‘ furono interrotti dalla voce di Giovanni, che sghignazzando con Piero disse ‘Ma di chi è questo cellulare, c’è qualcun altro in negozio Piero?’ .
Piero cercò di continuare il teatrino ‘non so, aspetta un attimo che vado a vedere’ e si incamminò verso ...