La mia esperienza con una coppia cuckold – Capitolo 42
Data: 10/10/2020,
Categorie:
Racconti 69,
Cuckold
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Autore: jojojos, Fonte: RaccontiMilu
... insieme io e Simona, Paolo tornò a casa con la sua auto. Appena usciti dalla concessionaria Simona mi chiese:
– “Ti piace tesoro?”;
– “Certo che si, uno spettacolo!”;
– “Dobbiamo sverginarla, mi porti a scopare?”.
Si sollevò il vestitino che indossava, sotto non aveva intimo, cominciò a masturbarsi bagnandosi le dita con la saliva, l’eccitazione saliva anche a me nel vederla, la guardai e dissi:
– “Così mi bagnerai tutti i sedili nuovi”;
– “Non mi interessa, al massimo li cambieremo, poi sono di pelle, non si rovineranno”.
Detto questo mi cominciò ad accarezzare il cazzo, era durissimo, sorrise, cominciò a sbottonarmi i jeans, fortunatamente la concessionaria non era in centro ed intuendo cosa volesse fare avevo imboccato una strada provinciale, poco trafficata a quell’ora, mi tirò fuori il cazzo, si abbassò e cominciò a succhiarmelo, presi una stradina di campagna e mi fermai sotto ad un ponte, si poteva stare tranquilli in quel posto, spinsi la testa di Simona facendoglielo prendere in gola fino in fondo, senza opporsi lo faceva entrare accarezzandomi le palle, in quel momento squillò il suo cellulare, infilò la mano nella borsa, era il marito, sorrise e gli rispose:
– “Ciao tesoro, scusa ma stiamo collaudando l’auto nuova, ti saluto perchè ho il cazzo di Gianluca in gola ed è maleducazione parlare con la bocca piena…”.
Chiuse la conversazione ricominciando il suo lavoro, poco dopo scivolammo sui sedili posteriori, mi cavalcò mettendo i piedi sui ...
... sedili, penetrandosi in profondità ed aggrappandosi alle mie spalle, poi si girò dandomi la schiena e la inculai a lungo, le sborrai dentro. Ci ripulimmo e tornammo verso casa, facendo un lungo giro per mettere alla prova come si deve la nuova auto.
Rientrammo a casa verso le 13, Paolo aveva preparato il pranzo e discutemmo delle impressioni che mi aveva lasciato l’auto, oltre a quello che avevamo combinato sui sedili posteriori.
Verso le 15 andammo all’appuntamento per il nuovo lavoro; l’agenzia era in pieno centro, in uno stabile storico e molto ampio, ci accompagnarono nell’ufficio del direttore dell’agenzia, un ometto fisicamente molto simile a Paolo e pressappoco della stessa età, ci accolse in maniera molto cordiale e dopo un lungo colloquio, durante il quale volle testare le mie capacità nell’utilizzo del computer e mi spiegò di cosa mi sarei dovuto occupare, al termine confermò il suo interesse alla mia assunzione. La mia reazione fu molto decisa e spontanea, accettai immediatamente la proposta, riservandomi solo di comunicare la data precisa in cui mi sarei potuto liberare dal mio vecchio impiego, non volevo creare problemi, si erano sempre comportati correttamente con me e mi sembrava brutto andarmene senza dar loro il tempo di cercare un sostituto. Mi risposero che avrei dovuto fare in modo di liberarmi in fretta, volevano farmi iniziare al più presto, considerando che avrei avuto bisogno di un periodo di formazione, partendo praticamente da zero.
Quando ...