Gli amori di Antonella (parte ottava)
Data: 10/10/2020,
Categorie:
Erotici Racconti,
Cuckold
Tradimenti
Autore: Bluewings, Fonte: RaccontiMilu
... non si può star dietro ai capricci del caso, domani lavoro nel pomeriggio, però dopodomani sono libera, se vuoi e se puoi io sono qui…magari lascio mio figlio da mia madre così il gelato ce lo mangiamo con calma”. “Ci sarò, ci sarò…non dubitare”. Antonella si fece bella per l’incontro, un abbigliamento sobrio, non troppo appariscente e anche la gonna non era particolarmente corta, avrebbe dato meno nell’occhio, però indossò un intimo da urlo, un completino sexy con perizoma e un reggiseno di pizzo che lasciava poco all’immaginazione e che le avevo regalato io. E naturalmente prese anche una confezione di preservativi che le avevo comprato io perché lei si vergognava a chiederli in farmacia. Non pensava ci sarebbe stata l’occasione di usarli però…meglio essere previdenti. Lei non prendeva la pillola perché stavamo cercando di fare un fratellino a Luca. Si incontrarono come pattuito e lui lodò la sua bellezza, parlarono molto, ma furono più i gesti e gli sguardi che li fecero sentire molto vicini. Poi lui azzardò: “Perché non fai un salto su in studio da me, ti faccio vedere qualcosa del mio lavoro…tranquilla, c’è anche un mio collaboratore, dirò che sei una potenziale cliente…” Lo studio dell’architetto, in una via che costeggiava il parco, era costituito da una grande stanza dove spiccavano due grandi tecnigrafi, oltre ad un tavolo pieno di fogli da disegno, una fotocopiatrice, varie scaffalature, un personal computer che allora non era un accessorio molto comune e un ...
... divanetto… poi c’era il suo ufficio. Non molto grande, con una bella scrivania in legno e tre comode poltrone. Si fece dare un paio di cartelline dal suo collaboratore e poi disse che doveva discutere alcune cose con la sua ospite in merito ad un possibile nuovo progetto…non voleva essere disturbato. “Bene” disse Antonella “Adesso so dove pensarti quando sei al lavoro”. “Perché tu mi pensi quando non sei con me?” “Tu cosa dici?” e intanto si avvicinò a lui…le loro labbra erano a pochi centimetri. Lui l’abbracciò e la strinse a se abbandonandosi ad un bacio dolce e intenso, le sue mani esploravano il corpo di Antonella, prima i seni, poi le cosce e i glutei e infine il centro del piacere. Lei era bagnatissima e le sue mutandine erano intrise dei suoi umori, le disse che forse era meglio se le toglieva, erano così carine che rischiavano di sciuparsi. Lei ubbidì immediatamente e lui, senza staccare le labbra da quelle di mia moglie, la fece sedere in una delle poltroncine, le sbottonò la camicetta e le sollevò la gonna. Scese poi a baciarle i seni e Antonella si tolse il reggiseno affinché il contatto fosse più diretto, ma lui scese ancora fino ad affondare la lingua in mezzo alle gambe della sua preda che dovette trattenersi e mordersi le labbra per non urlare di piacere…nell’altra stanza c’era qualcuno. Lei allungò la sua mano sul membro di lui, era duro come il marmo, anche se non grosso come quello del suo ultimo amante…era più o meno come il mio…forse meno che più, ma per ...