1. Non era semplice curiosità... - capitolo 3, la mia ragazza fa rumori diversi quando si scopa un altro


    Data: 07/10/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Gorizio, Fonte: Annunci69

    ... di ventisette anni, la sua mano è sul suo culo, lei continua a ridere. "Ciao!" mi saluta, ha delle mani davvero enormi, possenti, ma delicate, non una vena solca quel dorso. Ha i denti bianchissimi, un sorriso sincero, è biondo e ha una pelle non molto scura.
    
    "Amore, lui è Alberto!” dice lei “L'ho conosciuto qualche sera fa, abbiamo già fatto l'amore qualche volte... È giovane, ma è davvero bravissimo! Gli ho raccontato della nostra situazione e se ne è subito innamorato". Quel ragazzo mi tende la mano, gliela stringo senza decisione, non so cosa dire. Quel saluto è interrotto da Alessia: "Spero non fossi a letto, quello serve a noi adesso" ridono entrambi, si guardano negli occhi, poi lui si china per baciarla, con quel bacio le palpa il seno. Alessia mugola.
    
    Io mi mordo il labbro inferiore, sono estasiato da quella scena, sento di voler prendere a pugni quel ragazzo, ma sento anche di volerlo guardare usare la mia ragazza, voglio vederlo godere grazie al corpo della mia donna. Alessia e Alberto si dirigono in camera da letto, li seguo, la mia ragazza si toglie il vestito, è nuda di fronte a un altro uomo, gli mette una mano sul pene ancora coperto dal pantalone. Immaginare è una cosa, quella scena l’avevo immaginata centinaia di volte, vedere un'altra, pensavo di essere preparato, ma nessuno è mai davvero preparato a veder la propria donna far preliminari con un altro uomo. Non mi sento tranquillo, faccio un respiro profondo con cui tento di scaricare tutta la ...
    ... rabbia. Alessia continua a baciare Alberto, gli slaccia la cintura, gli abbassa i pantaloni, poi le mutande. Il pene di quell'uomo è già in erezione, è nella norma, è poco più grande del mio. Mi siedo su una sedia, Alessia smette di baciare il suo amante: "Che fai?" si rivolge a me.
    
    Io mi guardo intorno, non rispondo.
    
    "Non ho mica detto che puoi guardare" dice lei, poi si mette a ridere "Davanti a te non lo tocco neanche" è ancora avvinghiata a lui, gli carezza la schiena. "Vai nel salone, ancora non voglio che mi guardi" aggiunge, poi ricomincia a baciarlo. Gli leva la maglietta, se il pene di Alberto non è poi così più grande del mio lo stesso non si può dire per il fisico, il mio è un po' trascurato, il suo è scolpito. Io sono in piedi davanti la sedia, sono immobile.
    
    Alessia si volta di nuovo verso di me: "Beh? Vai!", Alberto la prende, le bacia il collo e inizia a toccarle il culo.
    
    Io esco dalla stanza.
    
    "Mettiti dietro la porta, voglio che mi senti!".
    
    Eseguo gli ordini, chiudo la porta dietro di me e poggio l'orecchio. Sento la mia ragazza che inizia a succhiare il pene di Alberto. Il ragazzo mugola, ridacchia: "Così mi fai venire subito" dice.
    
    Ora è lei a gemere, lui gliela sta leccando, immagino la scena, ora ho ben in mente entrambi gli attori, l'erezione è così forte che devo abbassarmi i pantaloni. Rumori di baci, poi lui la penetra, riconosco il rumore del letto che si cigola. La mia ragazza geme: "Ancora", "Oddio". Alberto inizia piano, poi accelera ...