Doppio. - Racconti Erotici

Doppio.

... è innegabile, ma possiedo un calibro di tutto rispetto, e il lui dentro la stanza questo lo sa benissimo.

"Bravo", dico all'impiegato della reception, che non alza nemmeno lo sguardo per guardarmi in faccia. "Abbiamo prenotato". Gli passo la carta d'identità.

"Bravo, stanza 14", mi dice lui, prendendo il mio documento. "Buona serata".

"Grazie".

Busso alla porta della stanza, mi aprono.

Sono nudi. Il cazzo di lui è eretto, lungo e sottile: emerge da un pube completamente depilato. Lei, di contraltare, esibisce un folto cespuglio di peli pubici neri e due tette che riconosco subito, dato che in fondo ci ho sborrato sopra un sacco di volte, anche se mai dal vivo.

"Ciao", dico io.

"Ciao", rispondono loro in coro. Sorridono. "Prima di dire qualsiasi altra cosa, per favore, spogliati", mi dice lei subito dopo. Io obbedisco. Loro mi guardano mentre mi tolgo frettolosamente gli abiti.

"Però", dice lui guardando il mio cazzo. "Mica male". Lei ridacchia. Lui si mette lentamente in ginocchio, mi prende il cazzo tumido tra le mani, me lo solleva, comincia ad annusarmi le palle.

"Però", ripete.

Lei prende il cellulare, comincia a s**ttare foto.

Lui comincia a succhiarmi il cazzo.

Lei continua a s**ttare, girandoci attorno. Mi divarica le chiappe con una mano, e s**tta. "Hai messo su un plug bello grosso", sussurra. "Il più grosso che ho", confermo. Lui continua a succhiare. Lei si avvicina col naso al mio buco del culo, annusa rumorosamente, emette un ...

... gemito di apprezzamento. Lui fa un verso soffocato e si fa scorrere il mio cazzo dentro e fuori dalla gola. Gocce di saliva finiscono sul pavimento.

"Hai un buon odore", dice lei, e annusa ancora rumorosamente, ripetutamente. Intanto s**tta foto: del mio culo, del plug, della sua lingua che lecca il plug, del suo naso che si avvicina al mio buco del culo.

"Grazie", dico io, immobile. Lui succhia, lei annusa. Io resto in piedi, le gambe divaricate, loro due accucciati uno davanti, l'altra di dietro.

Mi toccano, mi accarezzano. Mi leccano. Mi annusano. Mi mordicchiano.

Lei smette di leccarmi, passa gattonando davanti a me, accanto a suo marito che carponi succhia: "Vuoi sentire l'odore del mio culo?"

"Sì", dico io. "E' tanto che sogno di potertelo annusare". Lei sorride, leziosa, si gira a mostrarmi le chiappe: le divarica, mettendo in evidenza un buco di culo scuro, circondato da peli bruni, sotto al quale fa capolino un'esplosione scura e ricciuta, al di sotto della quale si intravvede una figa carnosa. Si massaggia l'ano con due dita, se le annusa, fa un'espressione soddisfatta, quindi si lecca un dito e se lo infila lentamente in culo. Fa dentro e fuori un paio di volte, producendo un rumore schioccante. Io sospiro, mentre quello continua a succhiarmi il cazzo. Il dito scivola fuori, lei si volta e si alza in piedi.

"Senti", mi dice avvicinando il dito al mio naso. "Descrivimi come ti sembra". Io annuso, mentre il dito mi si poggia contro le narici. L'odore ...