Doppio. - Racconti Erotici

Doppio.

Li ho desiderati per mesi, tutti e due. Mi sono ammazzato di seghe sulle loro foto e sui loro filmati. Ho dimostrato loro il mio interesse fotografando le mie eiaculazioni sulle immagini che ritraevano i loro buchi del culo, la figa di lei, il cazzo di lui, la faccia di lei con la mascherina sugli occhi mentre succhia il cazzo di lui, la faccia di lui con la banda nera sugli occhi mentre leccava il buco del culo di lei.

Decine di foto.

Decine di seghe.

E sia chiaro: me le sono godute tutte, quelle seghe.

"Noi non incontriamo singoli", mi aveva scritto uno di loro, non so se lui o lei, mesi fa. "Sei simpatico e tutto il resto, ma singoli proprio non ne incontriamo: brutte esperienze in passato. Cerchiamo coppie, coppie reali".

"Capisco", avevo scritto io. Ma a me bastavano le seghe, a dire il vero. Non cercavo un incontro reale con una coppia reale: cercavo svago telematico e masturbatorio, e loro due erano perfetti, almeno per quello.

Anche io ho avuto brutte esperienze, in passato. Incontrare sconosciuti me lo fa diventare duro come il ferro, ma il brivido di paura scorre sempre sulla schiena: il rischio di avere a che fare con due maniaci è sempre presente. Con le seghe, invece, rischi non se ne corrono: niente malattie a trasmissione sessuale, tanto per cominciare; niente coltelli puntati alla gola da lei mentre il lui della coppia ti incula, tanto per concludere.

Il gioco è placidamente andato avanti: loro mi inviavano le foto, io mi facevo una sega, ...

... schizzavo abbondantemente sul tablet mentre mi riprendevo col telefono, inviavo i video delle mie masturbazioni sui loro particolari anatomici, e tanto mi bastava. Sembrava che tanto bastasse anche a loro.

Tre giorni fa mi hanno mandato un messaggio vocale, il primo: parlava lei. "C'è il motel tal dei tali in via tal dei tali", diceva, "noi ci siamo stati altre volte con delle coppie, è un bel posto. Possiamo trovarci lì, e fare quella cosa che ci interessa tanto provare a fare con te".

Ok, ho risposto io.

"Grandioso", ha detto lei. "Preparati", ha aggiunto lui.

Così mi sono preparato, questo pomeriggio: un paio di clisteri, per pulire il tratto finale del mio intestino; una accurata depilazione di chiappe, buco di culo, palle e pube, e una meno radicale eliminazione dei peli da petto e pancia; un bagno caldo, crema idratante, deodorante, profumo, filo interdentale, colluttorio. Mi sono infilato su per il culo il plug anale, mi sono vestito, sono salito in auto e ho guidato sino a qui.

Stringo il buco del culo attorno al plug, prima di scendere dall'auto: lo indosso da due ore, comincia a darmi un po' di fastidio. Ma sono così dilatato che mi ci entrerebbe una mano, ormai. Stringo ancora, e sospiro: apro la portiera, scendo dalla mia auto. Una Mercedes nera è parcheggiata fuori dalla stanza, che so già essere occupata dai miei sconosciuti amici. Il mio macinino sferragliante l'ho parcheggiato accanto al macchinone, pensando che guido una cilindrata minore, ok, ...