1. ESTASI (ELI)


    Data: 28/09/2020, Categorie: Erotici Racconti, Autore: Capitan_America, Fonte: RaccontiMilu

    Hai salvato l’indirizzo? G. –
    
    Si
    
    – E’ questo? Ok. Eli –
    
    Il mio cuore è come cera.
    
    – Cazzo, sei sicura? E’ una chiesa! Eli– – Ha detto di aspettarlo dentro. Non rompere. G. –
    
    Sono entrata e ho preso posto nella fila centrale. Per qualche secondo non sono riuscita a vedere niente, mi ci è voluto qualche secondo prima che gli occhi si abituassero alla penombra.
    
    Almeno qui dentro riesco a respirare, il caldo a quest’ora è insopportabile.
    
    La chiesa era vuota, qualcuno mi è passato di fianco, gli occhi bassi. Ci sono abituata, ormai non mi fa quasi più effetto. Ho continuato a guardare di fronte a me verso l’altare al centro della navata, riuscivo a distinguere un’incisione al centro dell’abside. Un angelo e una donna in piedi. La donna aveva le braccia lungo il corpo con i palmi delle mani rivolti in avanti. L’espressione del volto impassibile. L’angelo torceva il busto nel gesto di voltarsi, un ginocchio era appoggiato a terra, una mano sul fianco con il gomito rivolto verso l’alto, lo sguardo fisso nel vuoto. Con l’altro braccio indicava la donna alle sue spalle. La debole luce del sole, penetrando attraverso una vetrata, si posava sulle ali facendole ondeggiare lievemente.
    
    Ti hanno appena fregata bella mia. La prossima volta prova in culo.
    
    Tre ragazze con la divisa da scout sono scivolate ridacchiando alle mie spalle. Non andavano d’accordo con il mio collare di cuoio. Una di loro non riusciva a credere al colore azzurro dei miei capelli.
    
    Vorrei ...
    ... riempire l’acquasantiera di ketamina.
    
    Subito dopo un uomo si è seduto nella fila dietro la mia. Ho fatto appena in tempo ad accorgermi della mano in un guanto da motociclista che si infilava disinvolta dentro la maglietta sudata. La pelle morbida dei guanti mi ha convinta a chiudere gli occhi mentre mi afferrava con decisione il seno. L’indice ha cominciato a roteare intorno al capezzolo, sentivo una scritta in rilievo passare come cartavetro sulla mia pelle. Ho riaperto gli occhi e qualcosa è esploso in mezzo alle gambe.
    
    Guardian
    
    La sagoma rossa di un uomo con le gambe divaricate e le mani sui fianchi si muoveva avanti e indietro sotto la maglietta. Mentre sentivo di nuovo le palpebre abbassarsi mi è tornato in mente un sogno che avevo fatto qualche giorno prima.
    
    Arrivavo ad una fiera di paese accompagnata da due persone. Camminando a braccetto passavamo in mezzo ad una folla radunata sotto un tendone. Alcuni erano seduti sugli spalti di un circo, altri in piedi discutevano sotto il tendone. Guardando verso di loro, uno dei miei accompagnatori mi diceva: “Hai cambiato il progetto, l’amministratore vuole occuparsene di persona.” Ho risposto: “Dove sono le mie progettiste? Tra poco arriveranno le mie progettiste.” Continuando a ripeterlo mi sono allontanata di qualche metro. Guardavo ancora la gente accalcarsi quando una donna ha attirato la mia attenzione, indossava un vestito lungo, azzurro, leggerissimo, stretto in vita da una cintura bianca. Sapevo benissimo chi ...
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