1. La fantasia di Giada parte terza


    Data: 26/09/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Racconti Erotici, Autore: gladius, Fonte: RaccontiMilu

    ... scopami, allargami la figa” . Mi trapanò per bene a lungo, facendomi sentire la differenza enorme con quello di mio marito il cornuto ,poi mi disse “Adesso ti apro il culo e te lo sfondo tutto”, appoggiò la cappella e mi entrò nel culo senza tanti complimenti facendomi anche male, ma lui mi aveva serrato per i fianchi per bene e mi aprì fino a forzare il mio sfintere ed entrò tutto fino in fondo e poi si fermò facendomi adattare all’ intruso. “Adesso troia ti faccio vedere come si monta una femmina arrapata” Cominciò a sbattermi sempre più con violenza facendomi venire di continuo, il dolore scemava e mi saliva un piacere che avrei voluto non finisse più, e lo incitavo a continuare, poi quando sentì che stava per sborrare mi venne sopra girandomi e riempendomi la gola di quel ben di Dio .che ingoiai con molta libidine, poi mi riassettai e, ci lasciammo col proposito di rivederci. Domani ti racconto il resto buonanotte, un bacio.
    
    Il giorno seguente mi arriva la mail
    
    Ciao Gladius, quella sera quando tornai a casa mi sentivo ancora molto carica e tanto vogliosa di sentirmi scopare e poi farmi aprire il culo da quel bastone di carne e non trovavo pace e poi c’era mio marito al quale non gli veniva nemmeno pensato di sbattermi, che rabbia, così la mattina dopo attesi che il muratore uscisse per andare al lavoro e avvicinandomi “Ciao, dormito bene? Io ieri sera non riuscivo a dormire pensando al tuo cazzo” e guardandolo mi misi una mano proprio sopra la figa. “ Se vuoi ...
    ... quando rientro da lavoro vieni da me, ti aspetto, ma devi venire già nuda”” “Devo attraversare il pianerottolo nuda? Va bene lo farò.” gli feci un sorriso leccandomi le labbra e mandandogli un bacio. Quel pomeriggio verso le 17 quando lo sentii arrivare aspettai una decina di minuti, mi spogliai e completamente nuda. mi precipitai a casa sua, bussai e lui mi venne ad aprire, era in accappatoio bello aperto davanti e gli penzolava il cazzo ancora molle, ma ci avrei pensato io a farlo diventare di marmo. Mi abbracciò dandomi subito un bacio e richiuse la porta, poi mi disse” Ti piacciono le sorprese?” ed io” quali sorprese? “ Giovanni vieni qui”. Sentii dei passi e dalla camera da letto comparve un altro uomo molto grosso anche lui era in accappatoio anche lui.ma chiuso sul davanti. “Lui è il mio datore di lavoro e vista quanta fame hai di cazzo ho pensato che con due cazzi avresti goduto di più.” Giovanni si avvicinò anche lui a me “complimenti bella signora, sei uno spettacolo così nuda e da come mi ha detto lui sei una vera mangiatrice di cazzo” e mentre lo diceva mi aveva messo le mani sulle chiappe e strizzandole piano piano e poi più forte mi disse” adesso devi farci vedere come te la cavi con due cazzi insieme”. Aprì il suo accappatoio e vidi un cannolo lungo come l’ altro e bello grosso anche questo da farmi restare senza fiato , mi si avvicinarono , si tolsero gli ’accappatoio e furono entrambi nudi e uno davanti e l’ altro dietro mi si avvicinarono tastandomi le tette e ...
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