La fantasia di Giada parte terza
Data: 26/09/2020,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Racconti Erotici,
Autore: gladius, Fonte: RaccontiMilu
Giada ha continuato a scrivermi raccontando le sue avventure, ormai è diventata senza freni e si concede a tutti quelli che la vogliono.
Ciao Gladius, voglio raccontarti quello che mi è capitato qualche giorno fa. Nel mio condominio è venuto ad abitare un egiziano, un omone alto e possente che fa il muratore , a vederlo anche con quei baffoni fa un po’ impressione , e ho cominciato a spiarlo. Ho così ho visto che tornava dal lavoro sempre verso le 17 e poi se ne stava in casa;, io con la voglia di cazzo che ho sempre ,dal momento che nel pomeriggio sono sola fino a verso le 19 ho provato ad incrociarlo quando tornava dal lavoro e ho notato che oltre ad essere molto muscoloso davanti aveva anche un bel pacco Un pomeriggio mi sono decisa, ho fatto una tortina dolce e quando è tornato gli sono andata incontro e prima che entrasse in casa gli ho detto:” Se l gradisce le ho fatto un dolce, visto che è sempre solo.” Lui mi ha guardato un po’ stupito “grazie, lei è davvero gentile, come posso sdebitarmi? Entri che le offro almeno un caffè.” Io indossavo una gonna molto corta e una maglietta attillata, un vero abbigliamento da troia e infatti lui mentre mi parlava mi osservava tutta ed io lo fissavo negli occhi abbozzando un sorriso malizioso. “Grazie, volentieri giusto un caffè ci voleva a quest’ora.”. Siamo entrati e la casa era un po’in disordine e lui si è scusato dicendo che quando arrivava a casa dal lavoro non aveva voglia di riordinare perché troppo stanco. Mentre ...
... preparava il caffè io mi sono seduta sul divano letto, aprendo bene le gambe per mostrare la mia figa depilata, ormai le mutandine le ho abolite. Lei mentre mi porgeva la tazzina non faceva altro che sbirciare tra le mie gambe, poi si è seduto vicino a me e abbiamo bevuto i caffè. “ Lei è davvero sempre solo?” “Si mi sono trasferito qui perché faccio il muratore e lavoro per una ditta qui vicino, e quando termino il lavoro torno a casa da solo e mi preparo d mangiare, non c’è nessuno che lo fa per me.” “Allora siamo in due ad essere soli, mia marito è spesso via per lavoro ed io” così dicendo gli appoggiai una mano su una coscia vicino al suo cazzo che da sotto i pantaloni cominciva ad inturgidirsi, il mio sguardo era quasi di supplica e lui capì subito, mi mise un braccio attorno al collo e mi disse “Se ho ben capito noi due vogliamo la stessa cosa” “Direi proprio di si” In un attimo mi sfilai la maglietta e la gonna, mi abbassai davanti a lui e gli aprii la patta facendo uscire il cazzo, lo strinsi un attimo, ma lui mi fermo e si spogliò completamente. Lui mi mise una mano sul culo e l’altra sulla figa completamente bagnata, mentre io mi impadronivo del suo cazzo che a malapena mi entrava in bocca, leccandoglielo tutto e facendoglielo diventare duro e tutto svettante un monumento di cazzo. Lo pompai a lungo, poi mi fece mettere a pecora e leccandomi figa e culo mi disse ”Che bella figa e che gran culo, quanto sei buona.” “Dai cosa aspetti, dammi il tuo cazzo, fammelo sentire tutto, ...