La caduta di Serena - Capitolo 11
Data: 22/09/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: subbywife, Fonte: xHamster
... togliendo il guinzaglio, ma non il collare. Poi si rialzò, lanciandole addosso l’indumento che aveva in mano…
“Indossa questo, puttana.” Disse.
Serena spiegò prese in mano quella che risultò essere una camicia bianca, leggerissima… e completamente fradicia. Non si chiese nemmeno il senso di quello che accadeva… indossò la camicia, stando ritta sulle ginocchia… e si accorse che fradicia in quel modo, le aderiva addosso come una seconda pelle, per giunta trasparente… Era praticamente nuda quanto prima… la camicia non faceva altro che esaltare le sue forme, con l’unica copertura rappresentata dal bordo inferiore, che le copriva a malapena il taglio…
Quando cercò i bottoni, ne trovò solo due, gli ultimi due… li abbottonò, rendendosi conto di quanto poco cambiasse il suo essere esposta…
Voleva rientrare, disperatamente rientrare… i rumori dal giardino vicino si susseguivano…
E Marco colse quell’apprensione…
“E’ il tuo vicino, puttana… sembra che oggi abbia da fare in cortile…” disse calmo.
“Marco… ti scongiuro, fammi rientrare… prima che mi vedano nuda…” implorò Serena, angosciata.
“Tra non molto… c’è il problema delle proteste di prima… quindi, ora mi segui, e andiamo a chiedere al tuo vicino se può prestarci una cosetta…”
Serena spalancò gli occhi, incredula. ...
... Il vicino già le lanciava chiari segnali normalmente, se poi si fosse presentata con una camicia fradicia ed un collare… no… non poteva… non…
“Marco… Marco ti scongiuro!!!” cercò ancora di dire.
Ma lui la interruppe prontamente, con espressione pensierosa…
“Quale video preferisci mandi a tuo marito? Quello in cui mi succhi il cazzo, o la parte in cui lecchi la figa di Paola? Dimmi pure… sono già pronti…”
Sonia fece un sorrisino, mentre Serena si prendeva il volto tra le mani… Scosse la testa… dicendo un “perché?” senza fine…
Marco le mise la mano tra i capelli, e le impose di alzarsi…
“Su puttana, andiamo.” Le ordinò Marco, sentendola nuovamente arrendevole… Serena si faceva infatti guidare da quella mano… come una bambola di pezza… il limitare del giardino, dove il garage della casa accanto li celava ancora
Avanzavano… tre metri… due…
Marco la teneva ancora per i capelli, quando raggiunsero la bassa siepe del confine…
Serena vide l’uomo al di là della siepe intento a spostare un vaso… alzare il capo… e immobilizzarsi a bocca aperta… per poi sorridere, prima di appoggiare il vaso a terra, e dirigersi verso di loro.
Serena si sentì perduta…
Lei era una proprietà di Marco… lui era il suo padrone…
E il padrone voleva mettere in mostra la sua schiava.