1. La sfida (parte 1)


    Data: 21/09/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Kugher, Fonte: EroticiRacconti

    “Cosa vuole questa stronza?”.
    
    La “stronza” era Simona, che in quel momento, nuda, si trovava prostrata davanti a Marzio il quale, seduto in poltrona mentre sorseggiava un whisky scozzese, aveva un piede appoggiato sulla testa bionda della donna a terra.
    
    Viola era sempre elegante e sexy, anche in casa, per dare piacere al suo compagno che voleva godere della vista della sua bellezza. Lei e Marzio si frequentavano da tempo, con un rapporto che vedeva lei sottomessa ai desideri dell’uomo il quale aveva il culto della bellezza per il piacere proprio e da esibire.
    
    Viola raggiunse l’uomo e si posizionò davanti al capo a terra di Simona. Marzio, con malizia, spostò il piede sulla schiena della donna in modo da far sì che questa, istintivamente alzasse appena il capo per vedere le eleganti scarpe della sua compagna.
    
    L’uomo traeva piacere dall’umiliazione altrui.
    
    Anche Viola provò piacere nell’avere ai suoi piedi la sua ex rivale, avendo preso il suo posto nella casa di Marzio.
    
    “La stronza, come la chiami tu, vuole ritornare ad essere mia. In cambio mi ha offerto completamente sé stessa, promettendo di fare tutto ciò che tu non sei disposta ad eseguire”.
    
    Viola si sentì mancare. Aveva faticato per essere la donna di Marzio ed era stata dura prendere quel posto perchè Simona era bella, elegante e molto sottomessa. Vi era riuscita solo perché più giovane.
    
    Marzio era ricco, potente e si circondava solo di cose belle, come le donne. Non gli bastava averle ma, per ...
    ... confermare a sé stesso il proprio potere, voleva che gli fossero schiave sessuali anche da esibire e fare usare.
    
    Viola percepì una nota stonata che andava oltre a quanto aveva appena sentito.
    
    E’ sempre così, quando si sbatte la testa da qualche parte, a botta calda si percepisce il trauma ma ancora non si ha contezza di quanto accaduto.
    
    Per affermare il proprio diritto ad essere la schiava del suo Padrone e a stare in quel letto, Viola pose la scarpa sulla testa di Simona, schiacciando un poco.
    
    Lei era una sottomessa, non provava piacere ad essere una dominante e quel gesto evidenziò la sua debolezza.
    
    Nessuno dei presenti si accorse che la donna, prostrata a terra e con due piedi sopra di sé, stava sorridendo, più a sé stessa che all’ambiente.
    
    Simona, in quel momento, si rilassò, perché si rese conto che, comunque fossero andate le cose, lei aveva già vinto. L’incognita, semmai, era la quantità della vittoria. Per la sua pienezza aveva ancora da lavorare, ma le premesse c’erano tutte. Mentre Viola la schiacciava a terra, lei aveva il formicolio di piacere alla bocca dello stomaco, diverso da quello dettato dall’umiliazione, che per lei era sempre fonte di eccitazione.
    
    Viola a fatica tratteneva il nervosismo.
    
    “Avrai rifiutato, ovviamente”.
    
    “Certo che no, Viola cara. L’offerta è allettante. La mia ex ha proposto una sfida ed il premio sarò io. Chi vincerà avrà il privilegio di essere la mia schiava”.
    
    Anche Marzio rise, ma era una felicità data dal ...
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