Timido e puttana
Data: 18/09/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69
Questa storia non è mia. Mi è stato chiesto da Solwig, un vostro collega lettore, di fare un racconto da un evento da lui vissuto ed io ho accettato volentieri.
Sono un normale ragazzo di 23 anni. Non sono brutto, ma sono bassino, occhialuto, timido e insicuro, tanto da passare spesso inosservato. Faccio una vita che si potrebbe definire “monacale”. Passo la maggior parte del tempo tra libri e studio al computer. Niente disco, niente vizi… Beh, almeno niente vizi evidenti. Ebbene si, ho un unico vizio: sono dipendente dai cazzi, specialmente quelli grossi.
Da quando frequento l’università ed i suoi bagni non me ne faccio scappare uno. Tra una lezione e l’altra tutti hanno bisogno di scaricare la tensione e distrarsi. Io per primo e approfitto per distrarre gli altri studenti che, pur di rilassarsi, accettano qualunque buco viene loro proposto.
I miei buchi hanno così conosciuto tantissimi cazzi, di tutte le forme, di tutte le grandezze, di tutte le etnie, di tutte le età (beh, anche i professori hanno bisogno di una piacevole pausa).
Ormai ho una clientela fissa che, dato il continuo uso del posteriore, è costituita principalmente da cazzi grossi e molto grossi, che trovano in me la possibilità di divertirsi senza problemi. Ormai, benché giovane, non sento più alcun dolore quando vengo fottuto da nerchie di calibro eccezionale, mentre gli altri li accetto ma senza nessuna particolare passione.
Non scherzo se vi dico che c’è un docente di Diritto ...
... costituzionale, regolarmente sposato che non ha figli perché la moglie non ha mai voluto prenderlo se non in bocca (per come le è possibile). Il fatto che è dotato di una proboscide di 30 centimetri quando è in tiro. Davvero! Io, invece, me lo prendo nel culetto con gran piacere, mio e suo, e mi faccio sbattere da lui fino a ricevere un’abbondante colata di calda sborra dentro. Dice che sono la sua salvezza psicologica. Che altrimenti diventerebbe matto senza sfogo in un pertugio umido e piacevole come il mio.
Non so se è questione di anatomia, ma coi cazzi grossi mi sento più a mio agio e provo un piacere che, ormai, con gli altri non sento più. Non solo, godo alla grande se quegli stessi cazzi grossi mi scopano brutalmente. Sentirmi preda di maschi superdotati mi fa impazzire. Non ne posso più fare a meno.
Fuori dell’ateneo, invece, non mi è facile rimorchiare, sempre a causa del mio aspetto. Mi è capitata però recentemente un’avventura particolare che voglio raccontarvi. Un giorno avevo finito le lezioni e stavo tornano a casa passando per il parco comunale. Transitando in vicinanza del piccolo chiosco bar che c’è lì, ho visto un nero che stava bevendo birra al banco. Ha attratto la mia attenzione perché era veramente notevole. Non era bello ma affascinante, spalle larghe, naturalmente muscoloso e con un bozzo davanti che, a quanto si dice dei neri, doveva avere una fornitura adatta a me. Indossava jeans e maglietta talmente aderenti da mettere in evidenza ogni sua minima ...