1. La mia esperienza con una coppia cuckold – Capitolo 21


    Data: 21/04/2018, Categorie: Cuckold Etero Autore: jojojos, Fonte: RaccontiMilu

    Capitolo 21
    
    La mattina successiva quando mi alzai ero distrutto, la sera precedente era stata bellissima ma davvero sfiancante, Simona si era svegliata prima e mi aveva preparato la colazione, la baciai e ringraziai, era strana e le chiesi se tutto andava bene: – “Ti vedo strana, tutto ok?”; – “Tutto ok, ieri sera è stato straordinariamente bello, stanotte però non ho dormito, ho pensato a noi…”; – “Ho fatto qualcosa di sbagliato?”; – “Al contrario, forse mi hai fraintesa, ho pensato a quanto stiamo bene insieme, mi sono proprio innamorata di te sai? Quando mi chiama Paolo faccio fatica a parlarci, vorrei solo te Gianluca e la cosa mi preoccupa…”; – “Non hai idea di quanto mi rendano felici le tue parole…” – la abbracciai e baciai – “Lascialo, staremo insieme soli io e te per sempre…”; – “Non dire così, lo sai come la penso, è solo che adesso considero te la mia priorità, Paolo continuo ad amarlo, di questo ne sono sicura, però tu sei troppo, sei sempre nei miei pensieri, ho paura che prima o poi mi costringerai a scegliere e la cosa mi logora dentro, prometti che non mi chiederai mai di scegliere tra uno solo di voi due, potrei impazzire…”; – “Se hai questi dubbi non ti costringerò a scegliere, però non ti posso promettere che prima o poi non sopporterò più la situazione, ti amo da impazzire Simona, questi pochi giorni insieme hanno solo rafforzato quello che provo, immaginarti tra le braccia di un altro mi distrugge, non sono come lui, ti vorrei solo per me, tu adesso ...
    ... sei la mia donna, solo mia.”; – “So come la pensi e credimi, se fossi tu mio marito non sentirei la necessità di farmi scopare da un altro, il sesso con te è assolutamente appagante, meno male che Paolo non è qui perché farei fatica a scopare con lui, ieri sera mi hai distrutta, ho il culetto che mi brucia da morire sai?”; – “Scusa, non volevo farti male…”; – “Non mi hai fatto male, mi brucia perché lo hai usato tanto, però sarei già pronta a farmelo scopare, anche adesso, mi piace troppo…”. La baciai a lungo, mi dispiaceva andare al lavoro, avrei voluto scoparla di nuovo come se non ci fosse un domani, volevo farle una sorpresa, avrei chiesto il pomeriggio libero senza dirle nulla. Chiesi al direttore il pomeriggio di permesso, fu gentile e mi disse che potevo tranquillamente stare a casa, c’era poco lavoro in quel periodo, mi allargai e gli chiesi di poter rientrare lunedì, storse un po’ il naso ma c’era qualcuno che poteva sostituirmi, alla fine accettò. Quando rincasai per il pranzo incrociai per le scale Carla, ci salutammo, quando raggiunsi Simona era affaccendata in cucina, aveva preparato lei il pranzo, lasciando alla signora il compito di fare le pulizie. Indossava un paio di pantaloncini corti che le entravano tutti nel culo ed una magliettina corta che mostrava il suo adorabile pancino, l’abbracciai da dietro appoggiandole il cazzo durissimo al culo: – “Mmmmm hai una biro enorme in tasca oppure sei felice di vedermi?”; – “Ho il cazzo che sta scoppiando nei pantaloni ...
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