1. La lezione è terminata.


    Data: 10/09/2020, Categorie: Cuckold Etero Autore: jolkucera, Fonte: RaccontiMilu

    ... piace sentirlo, quanto mi eccita. Quanto mi eccitava che fosse lui a dirmelo. Ha detto che ero molto delicata. E molto eccitante. Io continuavo leccare e a sentire il suo petto nella mia bocca. Poi ho messo la mano sulla pancia. Ho sentito il bordo del pantalone leggero, ho messo la mano dentro, ho sentito le mutande. Era eccitato. Sono scesa con la bocca sull’ombelico, poi giù. Mi sono rialzata per levargli pantaloni. Gli ho detto che lui doveva stare fermo, ero io che avevo detto che volevo fare una cosa non da maestro e allieva. Lui mi ha detto ancora che ero eccitante. Gli ho tolto i pantaloni. E le mutande. Gli ho messo la mano sul cazzo. Ho sentito il suo gemito. Ho tenuto quel cazzo duro in una mano e con l’altra mi sono tolta il reggiseno e le mutandine. Gli ho detto che facevo tutto io, volevo fare tutto io. Poi mi sono messa in ginocchio con la sua gamba in mezzo alle mie. Diceva che ero fantastica, che lo stavo facendo impazzire. Io gli ho detto che ancora non avevo fatto quello che volevo fare. Lui mi ha detto e cosa volevi fare, eh? gli ho detto che lo avrebbe visto tra poco, molto poco. Perché ne avevo tanta voglia, e mentre glielo dicevo mi strusciavo la fica sulla sua gamba. Mi diceva cosa volevi fare, eh? E io gli ho detto che volevo fargli vedere come ero brava. A fare cosa? mi diceva.”
    
    E io le ho detto all’orecchio “a succhiargli il cazzo” e lei, con un gemito mi ha detto “sì”. Poi mi sono corretto “a succhiare il cazzo, vorrai dire” e lei ha detto ...
    ... sì. Vai avanti, le ho detto.
    
    “Mi chiedeva cosa ero così brava a fare, non rispondevo più, mi piaceva sentire il suono di quelle parole, in quella stanza semi buia. Mi ha detto che lo sapeva cosa sapevo fare bene, che lo aveva capito da un po’ come ero, che quando ero entrata nella stanza aveva subito pensato che ero così. Allora ho detto che gli avrei fatto vedere come sapevo essere brava con la bocca e subito dopo gli ho preso il cazzo tra le labbra e me lo sono infilato fino in gola. E l’ho succhiato. Lentamente, perché volevo che sentisse come sono. Volevo che sapesse qual era la cosa che volevo tanto fare. E mi diceva che ero fantastica, che ero bravissima. E io mi strusciavo sulla gamba. E sai cosa? sono venuta così, dopo poco che avevo cominciato a succhiargli il cazzo, sentendo quelle sue parole, strusciandomi sulla gamba, sentendo quel cazzo così duro in bocca. E ho continuato, mentre godevo. E sentivo che lui era fuori di sé, che stava per venire, perché gli stavo dando tutta me stessa. Poi lo ha sussurrato, che sarebbe venuto. E io ho accelerato. Ho succhiato, ancora, ancora e ancora. Fino a che non ho sentito che contraeva tutti i muscoli e che urlava dal godimento. E mi ha riempito tutta la gola. Ho ingoiato tutto, sono stata brava, sai, perché dovevo fargli vedere cosa sapevo fare veramente, dovevo farlo godere completamente e fino in fondo. E poi piano, ho rallentato. Poi ho lasciato quel cazzo e mi sono sdraiata accanto a lui. In silenzio. Con calma mi sono ...