1. La lezione è terminata.


    Data: 10/09/2020, Categorie: Cuckold Etero Autore: jolkucera, Fonte: RaccontiMilu

    Mia moglie era stata fuori per tre giorni per partecipare a un corso di Tai chi Chuan. Lo pratica da tanto tempo e io ho sempre pensato che la voglia con cui ci andava non era solo legata alla disciplina perché spesso si tratteneva anche più a lungo dopo la lezione serale e rientrava tardi a casa. Si trovava bene con quel gruppo di persone e in effetti lei me lo confermava sempre.
    
    Quando è tornata a casa, era estate, io l’ho aspettata fino a tarda sera per rivederla dopo qualche giorno. Abbiamo un po’ parlato, poi mentre io cercavo di baciarla lei mi ha detto che era successa una cosa. Ha voluto che spegnessi la luce di casa per stare solo con la luce della luna e perché, l’ho capito a posteriori, penso che non volesse guardarmi negli occhi. Io ero in piedi appoggiato al davanzale della finestra, lei in piedi di fronte a me. “Mi è successa una cosa che non doveva succedere. Sono stata con il maestro.” Io sono stato in silenzio, pietrificato: era come una mazzata in testa, avevo lo stomaco in subbuglio e mi è sembrato per un attimo che tutto fosse buio. Le ho chiesto con un filo di voce di andare avanti. Mi ha detto che era successo, che non doveva, che non avrebbe voluto, non se lo sapeva spiegare. Però era andata così. Le ho chiesto se era stata la prima volta. Ancora un lungo, quasi interminabile silenzio. Poi ho risposto io, ho detto “no, vero?”. “No, ce ne sono state altre”. Le ho chiesto quante. Non lo ricordava, ma era impossibile. “Tre o quattro” ha detto. “Tre o ...
    ... quattro? le ho chiesto. “Quattro”. Alla rabbia iniziava a subentrare uno strano senso di cambiamento di stato. Una sottile eccitazione, un barlume di tranquillità, come se il peggio fosse prossimo a passare e altre sensazioni mi pervadevano il corpo. Immaginavo, in quegli attimi di silenzio al buio, lei che scopava con il maestro. Quattro volte. Le ho chiesto dove era successo, la prima volta. “Dopo la lezione lui rimane sempre per ultimo a chiudere il locale. Ho aspettato che tutti gli altri andassero via e sono entrata nel locale. Mi diceva che le dispiaceva, era davvero triste mentre me lo diceva. Doveva raccontarmi tutto, ora era diventato impellente per me sapere, sapere i dettagli, quello che aveva fatto. Era come se la stessi tranquillizzando io, lei era agitata, io stavo ritrovando serenità. E cresceva l’eccitazione. Vai avanti, ho detto e lei ha continuato, dicendo che aveva sentito aprire la porta e aveva chiesto chi fosse e quando lei si è fatta riconoscere ha chiesto cosa ci faceva lì. Niente, ha detto, volevo parlarti un attimo. Si sono seduti per terra nella sala dove fanno lezione. Lei gli ha detto che era stata una bella lezione quella sera. Lui le ha detto che lei era molto brava che riusciva a fare tutte le posizioni molto bene, meglio di tutti e di tutte. Lui ha un forte ascendente su di lei, l’ha sempre avuto, ed è normale, visto il suo ruolo. Le ho detto di andare avanti e l’ho abbracciata per un attimo. Ha sentito che il mio era un abbraccio tranquillo e ...
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