Un creampie per alessandra
Data: 09/09/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Neptunian, Fonte: Annunci69
"Allora, dove sono i soldi?"
"Non lo so!", rispose Alessandra guardando il suo ragazzo legato ad una sedia. Non poteva tradirlo così, nonostante la situazione.
Nuda e costretta contro la parete, le sue mani erano incatenate dall'alto, in modo che non toccasse terra. Una sbarra d'acciaio passava dietro le sue gambe, poco sotto il suo culo e le impediva di muoversi liberamente con le gambe. Quella fredda sbarra era l'unico appoggio che aveva, ed era costretta a scegliere tra appogiarsi e patire il freddo o lasciare che le sue braccia sostenessero tutto il suo peso. Sapeva di non essere così in alto e che non le mancavano che pochi centimetri dal pavimento, ma non toccare terra la faceva sentire insicura. Dopo ore in quella posizione, la sbarra era diventata una tortura insopportabile, poichè le impediva di riscaldarsi in qualunque modo e le garantiva una sensazione di freddo costante.
"Visto che vi piace giocare, gioco anche io", disse l'aguzzino dietro di lei.
"Vediamo quanti centimetri di cazzo ti devo mettere nel culo prima che il tuo ragazzo parli"
Alessandra si fece uscire un "No!" di disperazione e in preda all'agitazione, provò a spingere come poteva per cercare di liberarsi. Qualcosa di caldo e grande le accarezzò la schiena, scendendo fino al suo ano. Quel calore inaspettato dopo ore di freddo fece muovere il suo corpo verso quella sorgente di calore. La sua testa invece, sapeva benissimo cos'era e ne era terrorizzata.
Sentì una punta enorme premere ...
... contro la sua apertura.
"Sei pronta?" le chiese il suo aguzzino ridendo di gusto e iniziando a spingerglielo dentro lentamente e inesorabilmente. Centimetro dopo centimetro, Alessandra poteva sentire la sua apertura anale allargarsi come una voragine, mentre qualcosa di caldo e confortevole s'insinuava dolorosamente dentro di lei. Alessandra riuscì solo a pensare che se glielo avesse infilato dentro di colpo sarebbe svenuta e avrebbe avuto bisogno di essere ricucita. Dopo attimi interminabili, il contatto con il corpo del suo aguzzino le fece capire che era tutto dentro.
"Però che brava, non sei ancora svenuta!" sghignazzò l'aguzzino
Alessandra non era più sicura di essere così lucida, perchè le sembrava di avere un braccio lì dentro e comunque doveva impegnarsi parecchio per non perdere il controllo. Le arrivava al diaframma, ne era piena e ogni piccolo movimento la scuoteva fino alle spalle. Allontanarsi significava anche tornare al gelo costante di prima, e dopo tutte quelle ore di freddo, non poteva dire di no a un po' di calore.
Il suo ragazzo nel frattempo era stato imbavagliato, si agitava e mugugnava in continuazione. "Come fa a dirvi dove sono i soldi se lo avete imbavagliato?" pensò Alessandra.
Alessandra venne riportata alla realtà da una sensazione di vuoto. Il suo aguzzino lo aveva sfilato per metà e adesso lei si sentiva vuota. Glielo infilò di nuovo dentro e avrebbe voluto dire di no, ma quando entrava le svuotava i polmoni e non riusciva a dire ...