Che nostalgia il chiosco sulla spiaggia
Data: 06/09/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: RedTales, Fonte: Annunci69
... uscire fiotti di sperma che continuavano a cadere sul cuscino. Avrei voluto afferrarmi il cazzo con le mani ma, vista la posizione, non ci riuscii.
Fortunatamente, come se avesse sentito quel mio desiderio, qualcuno lo afferrò e iniziò a menarlo facendomi completare l’espulsione di un’altra consistente quantità di sperma mentre tutti mi sentirono gridare come una gatta in calore. Purtroppo non riuscii a trattenermi perché il piacere per quella lunghissima scopata ormai era diventato incontrollabile e continuai a urlare come una vera troia, cercando perfino di divincolarmi da quella posizione perché ormai tutto era davvero troppo potente. Chiaramente mi tennero fermo e non potei scappare da quel piacere estremo che si placò solo per qualche istante durante il cambio di partner.
Infatti finito uno riprese un altro che mi sembrò un indemoniato per la foga con cui cominciò a montarmi al punto che, sfinito, non riuscii più a sorreggermi sulle braccia e mi lascia cadere con la faccia sui cuscini. Ovviamente il culo rimase ben rivolto verso l’alto consentendo allo sconosciuto amante di continuare a fare quello che voleva dentro di me.
Finito quello ci fu un altro cambio e poi credo ancora altri ma ormai, strafatto di piacere, non mi capacitai più della fisicità del mio corpo che ormai tremava, vibrava, si contorceva con spasmi che via via accrescevano quella sensazione di orgasmo infinito che mi aveva avvolto facendomi uscire dalle dimensioni di tempo e spazio.
Il ...
... giorno dopo Stefano mi raccontò quanto gridai, quanto schizzai, quanto il mio cazzo rimase sempre duro e dritto e di quanto si fossero diverti tutti a masturbarmi. Mi disse anche di come, nonostante sembrassi quasi stordito, continuassi ad implorarli di non smettere di scopare. Di tutto questo purtroppo non ho che vaghi ricordi. Sono certo però di aver goduto in un modo inenarrabile, raggiungendo stratosferiche soglie di piacere senza più riuscire a controllare il corpo ormai ceduto totalmente ai miei amanti. Ebbi anche coscienza di essermi offerto volontariamente loro a gran voce per rendere infinita quella sensazione che non avevo mai provato.
Purtroppo, anche se quando tornai a casa non ne ebbi coscienza, perché tutto era avvolto in una vaga nube di indefinito, come se fossi ubriaco, la mattina dopo realizzai quanto fossi incrostato tra le chiappe e sulle gambe e quanto mi bruciasse sia dentro che tutto intorno all’ano. Quel fastidio mi durò alcuni giorni al punto che al secondo chiesi pure consiglio proprio a Stefano se fosse il caso di andare da un medico. Lui me lo sconsigliò e non ci andai.
Fortunatamente, anche se lentamente, passò tutto.
Ho rivisto altre volte quei quattro e Stefano mi ha fatto andare anche oltre, offrendo le mie terga perfino a sette maschi contemporaneamente.
In quelle occasioni ho sempre goduto tantissimo e ho cercato anche in seguito, per quanto mi fosse possibile far organizzare quel tipo di incontri, di farmi trovare al centro degli ...