1. MAI FIDARSI DELLE APPERENZE


    Data: 05/09/2020, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Autore: wenona_borslav, Fonte: RaccontiMilu

    ... garze.’Ma di cosa stai parlando. Che cazzo’hai’in mente’vecchia. se questo &egrave uno scherzo’che cazzo vai farneticando’io e lui insieme per sempre. Tu sei matta. Completamente pazza. Anzi no malata. Tu hai il cervello bacato” Torna verso di me. In mano ha quello che assomiglia a un grosso bisturi in acciaio. Non mi piace’che cazzo ha in mente questa pazza”hei’nonna’che vuoi fare con quello” Lei mi guarda dritta negli occhi.
    
    ‘Prima mi hai chiesto che lavoro faceva il mio povero marito. Te lo dirò. Faceva l’imbalsamatore. E questo era il suo laboratorio. Certo, leggermente modificato. Sai, ho aggiunto io stessa il meccanismo elettrico per la trazuone. Un mio piccolo’diciamo hobby. Comunque, io l’ho aiutato per anni nel suo lavoro sai. Mi ha insegnato bene il mio povero Gustavo. Abbiamo imbalsamato di tutto. anche un orso una volta sai?’
    
    Ride mentre racconta adesso. Sembra quasi divertita
    
    ‘Davvero di tutto. Ma, ti giuro, &egrave la prima volta che mi capita di imbalsamare una poliziotta. Viva per giunta!’
    
    Ride di gusto adesso. Davvero ride di gusto. Io non riesco a dire una sola parola. Non riesco nemmeno a credere alle sue parole.
    
    ‘Ah’dimenticavo’non ho nessun anestetico come puoi immaginare quindi temo che’ti farà un po male sai cara. Ma tu grida pure quanto vuoi. Non ti preoccupare, tanto qui all’ultimo ci siamo solo noi. Nessuno ci disturberà”.
    
    Non &egrave possibile’sto sognando. vedo la vecchia appoggiare la lama del grosso bisturi alla base del mio ...
    ... sterno, proprio nel punto dove finisce l’osso e inizia il ventre.
    
    ‘E adesso mia cara, vediamo come sei fatta dentro”
    
    Inizia con una fitta di dolore accecante. Che per un attimo mi fa dimenticare il dolore alle articolazioni per la trazione dei cavi. Come una una coltellata. Non come’&egrave una coltellata. Ma non brutale. Precisa, studiata. Quasi delicata. La lama del bisturi affonda senza trovare ostacoli nella pelle tesissima del mio addome tirato allo spasimo. Non ho un centimetro di grasso a protezione e questo facilita il percorso della lama che scende dritta per il lungo sulla mia pancia, fino ad arrestarsi quando incontra le ossa della pelvi. Urlo. Urlo per il dolore ma soprattutto per l’orrore di quanto sta succedendo. Trovo lo sguardo della vecchia che, concentrata sul suo lavoro mi ricambia con un sorriso benevolo.
    
    La vedova appoggia il bisturi sul tavolo, poi con entrambe le mani allarga i lembi della ferita spalancando completamente l’addome della poliziotta. ‘Ne ero certa’ le dice sorridendole perfidamente.
    
    La guardo senza comprendere il senso delle sue parole. ‘Co’cosa”
    
    ‘Anche se sei magra e secca come un bastone ero sicura che una troia come te fosse bella piena. Non ho mai visto così tanti metri di budella. Sarà un vero piacere svuotarti la pancia. Goditela tutta puttana.’ Poi, lentamente, con assoluta sapienza ed esperienza inizia a estrarre e strotolare i lunghissimi intestini della poliziotta urlante.
    
    Sto guardando la tv. come mi ha detto di ...