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MAI FIDARSI DELLE APPERENZE
Data: 05/09/2020, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Autore: wenona_borslav, Fonte: RaccontiMilu
... soffoca ‘Ma caro cosa stai facendo? Su via via lasciala’ Ho gli occhi fuori dalle orbite. La vista si annebbia. Mi sento svenire. Sulle prime la voce di Agnese mi giunge solo come un semplice impulso sonoro ma appena incalza eccomi che di colpo sembro tornare in me ‘su bravo ora lasciala o la uccedarai così. ..’ All improvviso tutto si oscura. Lentamente mi stacco da lei. Le mani ancora contratte continuano a simulare l’atto dello strangolamento. La vedova come non fosse successo nulla di irreparabile con estrema calma sostituisce i legacci ormai inservibili con nuovi lacci approfittando del temporaneo intontimento della poliziotta. Cerco di respirare. Di incamerare più aria che posso. Istintivamente mi porto le mani alla gola. Con mossa decisa la vedova le prende uno dei polsi e con estrema abilità e rapidità lo immobilizza riconducendola di nuovi alla precedente posizione. Stessa operazione per l’altro polso Mi sento strappare via. Tirata per i polsi. Io nel frattempo sono accasciato su una sedia a ridosso di una parete. Tutti i miei sogni frantumati. Mi rendo appena conto che sono di nuovo nella stessa posizione. Distesa sul tavolo. Braccia e gambe larghe. Con i polsi di nuovo legati. Come le caviglie. Continuo a respirare intanto. E piano piano riacquisto lucidità. Finalmente mi rendo conto di essere di nuovo esattamente nella stessa situazione di prima. Identica. Dopo averla nuovamente sistemata la vedova mi rivolge un’occhiata ...
... e dice ‘torno di là caro’ sta uscendo dalla stanza quando sente la mia voce dire ‘avevi ragione tu è solo una troia’. Per la prima volta riesco a scuoterla e un’intensa soddisfazione la fa sorridere di gioia. Ha vinto io ho scelto chi seguire. Da questo momento non avrà piu obiezioni parte mia. “Maledetti, maledetti ” La mia voce è carica di odio. Continuo a fissare la poliziotta. Con profondo rancore adesso. ‘Puttana’sei solo una puttana’ Non sono abituata alla resa e non inizierò questa volta ‘Avevi la tua occasione. Te la sei giocata ” Mi alzo e mi avvicino. “Adesso sei fregato davvero ” Le giro intorno come studiassi la prossima mossa. Rido minacciosa. ‘Stavi per strangolarmi. Adesso si aggiunge anche tentato omicidio’. E di colpo l’essere inetto e titubante che lei aveva conosciuto sembra sparito e al suo posto sembra averloo preso un essere duro e dispotico. La afferro per i capelli tirandoli all’indietro fino a farle inarcare la schiena. “Sai come me la ridero’al processo ” ‘Sei solo una puttana’ ‘Mmm lasciami mi fai male. E tu un povero stronzo demente” Torno a cercare le forbici. “Tu e quella pazza di là ” ‘Volevi che le usassi vero? Bene le userò’. E con veemenza inizio a tagliare la camicia della sua divisa. Con rabbia, come volessi disintegrarla. Taglio partendo dal basso, prima in corrispondenza del tronco poi a livello delle braccia ‘Ti voglio nuda puttana’. “Stai attento cazzo rischi di tagliarmi ...