1. MAI FIDARSI DELLE APPERENZE


    Data: 05/09/2020, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Autore: wenona_borslav, Fonte: RaccontiMilu

    ... coglione!”
    
    ”Zitta troia o taglierò altro al posto delle maniche’ Ridotta a brandelli getto i resti della camicia sul pavimento e anche il resto dei pantaloni. La sua intera divisa ora &egrave a terra distrutta.
    
    ‘Tu sei pazzo non lo farai” Guardo i resti della mia divisa per terra.
    
    Noto che non ha il reggiseno sotto la t-shirt e malgrado la sua posizione schiacciata contro il piano del tavolo lo consenta solo in parte intravedo la forma dei suoi seni. Alquanto piccoli sembra di intuire.
    
    Dovrò procurarmi dei vestiti per andarmene penso.
    
    Di nuovo le forbici iniziano a fare il loro lavoro tagliando la parte inferiore della maglietta di cotone bianco con movimento ascendente.
    
    Sento la stoffa della maglietta lacerarsi. L’ultima mia barriera di tessuto. Poi sarò nuda. Completamente nuda.
    
    Scoprire la sua schiena cm dopo cm mi eccita di un’eccitazione selvaggia animalesca alimentata dalla rabbia che sento addosso L’ultimo lembo della t-shirt cede ai colpi delle forbici. Le depongo a un lato del tavolo afferro le estremità di quei pezzi di stoffa e con un movimento brusco feroce quasi glieli strappo di dosso. Ora si, &egrave nuda, completamente. Ora &egrave mia. Completamente mia.
    
    Nuda eccomi nuda. Il fatto di vedere la mia uniforme fatta a pezzi mi fa aumentare la rabbia. ‘Sarai soddisfatto adesso brutto stronzo ”
    
    Resto ad ammirare il suo corpo nudo. Distesa sul tavolo. Legata. Esposta. Vulnerabile. Accarezzo quel corpo. Seguendo il profilo della sua ...
    ... schiena muscolosa, apprezzando ogni singola vertebra, fin giu alle curve perfette dei suoi glutei. Mi chino su di essi baciandoli. Avvicinando la bocca e la lingua al solco che le divide in due emisferi assolutamente perfetti.Vertebra dopo vertebra. Fino alle natiche. La mia lingua solletica leggera quella parte di lei mentre le chiappe sono ora dilatate all’estremo e con rapidi colpetti le stuzzica ora la regione dello sfintere. ‘Ti piace puttana?’ chiedo con voce cosi diversa quella a cui era abituata a sentire.
    
    Non avrai alcuna soddisfazione parte mia penso dentro di me.
    
    Non piu la dea la dolce ispiratrice dei miei sogni romantici ma una troia usare a piacimento.
    
    “Ti stai divertendo figlio di puttana?’ lo provoco. ‘Non ho alcuna paura di te. Nonostante il tuo cambio di tono. So che una pecora non può trasformarsi in un lupo improvvisamente’. Adesso però devo pensare a come comportarmi per quando tornerà la vecchia. Quella bastarda mi ha legata immediatamente. Ha perfettamente sotto controllo la situazione la megera. Continuo a provocarlo. ‘Tu non sai nemmeno cosa voglia dire far godere una donna coglione”
    
    ‘zitta! Devi stare zitta puttana’.
    
    “Perché? Ti fastidio la verità? ”
    
    ‘Lo so che ti piace puttana’.
    
    “Non sarò mai tua idiota”
    
    La colpisco violentemente su una natica.
    
    “Ahah tu non hai la più pallida idea di cosa mi piace a me. Si anche un po di sadomaso. Come sei scontato povero stronzo’. Un nuovo braccio di ferro si &egrave creato. Savolta però tra me ...
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